Bari: tenta di sedare una lite, giovane albanese ucciso dal figlio del boss locale

Ucciso dal figlio del boss locale per una parola di troppo alla persona sbagliata nel tentativo di sedare una rissa tra ragazzini. È accaduto a Bari venerdì scorso nel popolare quartiere Libertà. La vittima è un 25enne di origine albanese, Flori Mesuti, che si era intromesso in una lite prendendo le difese di un 14enne e di sua madre aggrediti da una banda capitanata da un ragazzino 15enne figlio e fratello di volti noti della criminalità barese. Il killer arrestato ieri sarebbe il 22enne Francesco Caldarola, figlio del boss Lorenzo, referente del clan Strisciuglio e genero del boss Giuseppe Mercante, entrambi in carcere da tempo, nonché fratello maggiore di quel 15enne rimproverato energicamente e forse con uno schiaffo dal 25enne. Caldarola, ricercato dalla polizia dal giorno del delitto, si è costituito in Questura dove gli agenti gli hanno notificato un decreto di fermo emesso dal pm Baldo Pisani con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
La ricostruzione dei fatti
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la vittima sarebbe intervenuta per sedare una lite tra giovanissimi, schiaffeggiando il fratello 15enne di Caldarola. Mesuti poi si sarebbe allontanato dalla zona in compagnia di una ragazza dirigendosi verso un bar poco lontano. Nel frattempo però il ragazzino avrebbe raccontando quello che era successo ai parenti che hanno deciso di vendicarsi. Il killer avrebbe raggiunto Mesuti all'esterno del bar armato con una pistola a tamburo, la vittima si sarebbe accorta dell'arma e avrebbe tentato la fuga, ma è stato raggiunto da tre proiettili mortali.