video suggerito
video suggerito

Bari: sgarro tra donne di clan rivali, giovane ucciso per vendetta

Due persone fermate per l’omicidio di Christian Midio, 21enne, freddato il novembre scorso al quartiere Carrassi. Uno di loro è pregiudicato Giuseppe Simeone, affiliato al clan Diomede e ritenuto il mandante del delitto. Nella sua abitazione rinvenuto un kalashnikov color oro.
A cura di Biagio Chiariello
1 CONDIVISIONI
Immagine

Ci sarebbe uno “sgarro” fatto alla moglie del pluripregiudicato Giuseppe Simeone, affiliato al clan Diomede di Bari, all'origine dell'omicidio di Christian Midio, 21enne, freddato con quattro colpi di pistola calibro 45, il 3 novembre scorso al quartiere Carrassi. Come riportato da Repubblica e Corriere della Sera, la donna, incinta all'ottavo mese, sarebbe stata aggredita verbalmente e colpita da un calcio alcuni giorni prima del delitto dalla compagna di un esponente del clan rivale degli Anemolo, di cui faceva parte anche la vittima, provocando la reazione di Simeone, che era ricercato da settembre scorso per scontare una condanna per rapina. Ora quest’ultimo, ritenuto il mandante dell’omicidio, e Nicola Angiola, incensurato di 46 anni, presunto uomo di fiducia del pregiudicato.

Le indagini, coordinate dai pm Roberto Rossi della Dda e Giuseppe Dentamaro ed eseguite da Gico della Guardia di Finanza e Squadra Mobile con la collaborazione dei Carabinieri, sono giunte ad una svolta grazie alle confessioni dei due fermati. Le perquisizioni nelle abitazioni dei due fermati  avrebbero portato gli inquirenti a scoprire un kalashnikov color oro e divise della polizia, da utilizzare probabilmente per agguati o rapine. rinvenuta su indicazione degli stessi Simeone e Angiola anche l'arma del delitto, fatta a pezzi con una sega. Latitante una terza persona ritenuta l'esecutore materiale del delitto.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views