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Covid 19

Aumentano i ricoveri covid con sintomi gravi, l’87% non ha fatto il richiamo: il report Fiaso

I dati e le rilevazioni degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere sull’andamento dei ricoveri covid nel nostro Paese.
A cura di Antonio Palma
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L’87% dei pazienti ricoverati per covid in Italia non ha fatto una dose di richiamo del vaccino negli ultimi sei mesi. È il principale dato che emerge dal nuovo report Fiaso sull’andamento dei ricoveri covid nel nostro Paese.

In generale, il rapporto, che si basa sui dati e le rilevazioni degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, registra ancora una volta una situazione ospedaliera sostanzialmente stabile nel nostro Paese.

Per la terza settimana consecutiva, infatti, la curva dei ricoveri covid è stabile, sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive, e anzi fa segnare un leggero decremento totale. La rilevazione del 3 gennaio negli ospedali Fiaso infatti fa segnare un -0,7 % rispetto alla precedente rilevazione.

Al contrario, però, stanno aumentano in questo periodo i ricoveri “Per Covid”, cioè di persone che hanno sviluppato la malattia da Covid con sintomi come insufficienza respiratoria o polmonite. Nell’ultima settimana infatti fanno segnare un + 9,6% e rappresentano ora il 39% dei posti letto Covid occupati.

Al contrario scende al 61% la percentuale dei ricoverati “Con Covid”, cioè pazienti che sono arrivati in ospedale per altre patologie e sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari. La percentuale dei soggetti non vaccinati in rianimazione resta invece del 36% con pazienti che hanno un’età media di 71 anni.

Per quanto riguarda i minori, c’è un calo del 6,3% del numero di pazienti under 18 ricoverati nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali della rete sentinella Fiaso. Un solo paziente in terapia intensiva con covid nella fascia di età tra 0-4 anni. L’86% dei pazienti pediatrici con infezione da Sars-Cov-2 è di età compresa tra 0 e 4 anni.

“Sono dati interlocutori. La settimana prossima riaprono le scuole e potrà esserci una intensificazione della circolazione virale”, spiega il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore, aggiungendo: “Inoltre la popolazione dei fragili è sempre meno protetta, come dimostra l’elevata proporzione di pazienti che non hanno effettuato la dose di richiamo negli ultimi sei mesi e stanno arrivando in ospedale per conseguenze dell’infezione da Covid. Un dato che potrebbe aumentare se non vengono fatte robuste azioni di prevenzione attraverso la vaccinazione, soprattutto da parte dei medici di famiglia”.

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