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Arresti per gli scontri di Roma, forse preso il gruppo dell’assalto al blindato

Stamane una maxi retata delle forze dell’ordine ha portato a nuovi arresti e perquisizioni in diverse città per gli scontri di Roma del 15 ottobre. Nel mirino soggetti dell’area antagonista e anarchica e degli ultras di Teramo.
A cura di Susanna Picone
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Stamane una maxi retata delle forze dell’ordine ha portato a nuovi arresti e perquisizioni in diverse città per gli scontri di Roma del 15 ottobre. Nel mirino soggetti dell’area antagonista e anarchica e degli ultras.

Dell’inferno del 15 ottobre 2011 di Roma, quando un gruppo di black bloc presente alla manifestazione degli indignati mise a ferro e fuoco la Capitale, alcune immagini sono rimaste nella memoria collettiva finendo per cancellare quelle del corteo pacifico degli indignati. Una di queste era quella dell’ormai famoso “Er Pelliccia” mentre lanciava un estintore contro le forze dell’ordine e un’altra, forse ancor più violenta, era quella che mostrava un blindato dei carabinieri in fiamme. Dal 15 ottobre ad oggi sono stati identificati diversi soggetti responsabili degli scontri di Roma, per alcuni di loro sono arrivate condanne “esemplari”, oggi la Digos e i carabinieri del Ros stanno eseguendo altri arresti e perquisizioni in diverse città italiane, in particolare fra i soggetti segnalati dall'autorità giudiziaria ci sarebbero anche i responsabili dell’assalto al blindato dei carabinieri.

Da Roma a Teramo, gli arresti di oggi in sei città diverse – Tra Roma, Teramo, Ancora, Civitanova Marche, Padova e Cosenza, le forze dell’ordine hanno messo a segno 13 provvedimenti cautelari tra i quali 7 arresti domiciliari. Sono in corso anche delle perquisizioni in sei città diverse ad opera delle sezioni locali di Digos e Ros nei confronti di persone che sarebbero ritenute responsabili di reati di devastazione e saccheggio e di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale. In particolare, oltre agli arresti di Roma (nella Capitale sono state notificate cinque misure cautelari), le indagini odierne hanno portato ad altre quattro misure di arresti domiciliari a Teramo e provincia, da questa provincia secondo gli inquirenti proviene il gruppo responsabile dell’assalto al blindato dei carabinieri in piazza San Giovanni. Tra gli arrestati ci sarebbe anche Davide Rosci, militante di Azione Antifascista Teramo e il primo dei non eletti alle ultime elezioni comunali della città.

Anarchici e ultras – La nota diffusa dai carabinieri spiega che le indagini sono state sviluppate nei confronti di “soggetti inseriti all’interno dell’area antagonista e anarchica nazionale”, nonché in direzione di alcuni componenti delle tifoserie ultras: tra questi, appunto, il gruppo di “azione antifascista Teramo” che sarebbe responsabile delle azioni più violente. I dettagli dell’operazione compiuta in stretta collaborazione dal Ros e dalla Digos di Roma saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa alla procura della Repubblica di Roma.

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