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Arrestata la donna che 5 mesi fa uccise e gettò in un cassonetto la figlia neonata

Secondo il gip valentina Pilato potrebbe uccidere di nuovo, stavolta gli altri suoi figli minorenni.
A cura di D. F.
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Valentina Pilato, la donna che cinque mesi fa gettò il corpo di sua figlia appena nata dentro un cassonetto della spazzatura di palermo, è stata arrestata. Secondo il gip, infatti, potrebbe reiterare l'orribile reato anche a danno di altri due suoi figlio minorenni.

Era il 24 novembre quando un senzatetto palermitano trovò il corpo senza vita di una neonata all'interno di uno zaino. Alla vista del cadavere l'uomo fuggì sconvolto, salvo avvisare i carabinieri dopo qualche ora. I militari scoprirono così che quella neonata era di valentina Pilato, una donna friulana che era arrivata a Palermo per partorire. Il marito non ne sapeva nulla perché lei era riuscita a mantenere segreta la gravidanza, complice la sua robusta corporatura.

I carabinieri la trovarono il giorno dopo in ospedale, dove si era recata per un'emorragia insieme al cognato, vigile del fuoco palermitano. Ai medici la donna raccontò di aver partorito in casa e di aver creduto che la figlia fosse nata morta, perché non ne udiva il battito del cuore. Così, presa dal panico, aveva deciso di disfarsene gettando il suo corpicino in un cassonetto. La Procura di Palermo l'aveva dapprima accusata di infanticidio, salvo poi mutare in omicidio volontario e occultamento di cadavere. Ebbene, a 5 mesi di distanza il gip ha disposto l'arresto della donna, rimasta finora libera: la convinzione, infatti, è che potrebbe uccidere di nuovo.

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