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Andria, evade dai domiciliari ma si perde: costretto a chiamare il 112

L’uomo di 43 anni era in casa di parenti e si è allontanato ma ha dovuto chiamare i soccorsi perché non sapeva più come ritornare.
A cura di A. P.
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Come tante volte accade in famiglia, aveva litigato in maniera piuttosto agitata con i parenti in casa e per questo al culmine di un battibecco con i parenti aveva deciso di sbattere la porta e andarsene via, peccato però che in quell'abitazione doveva rimane per forza in quanto l'aveva scelta come luogo per scontare gli arresti domiciliari a cui era confinato. È la storia di un uomo pugliese di 43 anni che alla fine della fuga è stato nuovamente arrestato mercoledì sera dai carabinieri di Andria e ora dovrà rispondere anche del reato di evasione dai domiciliari.

Ad allertare i militari dell'arma è stato lo stesso 43enne ma per cause di forza maggiore. Il problema infatti è che il detenuto non conosceva affatto la zona di campagna dove si trovava l'abitazione dei parenti e, quando è uscito di sera e col buio, ha perso l'orientamento ed è stato costretto a rivolgersi al 112 per farsi aiutare. L’uomo si sarebbe allontanato intorno alle ore 22.30 dall'abitazione ma circa un'ora dopo si è accorto di non saper più far ritorno a casa e non gli è rimasto che contattare il numero di emergenza implorando di soccorrerlo. I militari quindi si sono recati in zona rintracciandolo a circa 5 chilometri dall'abitazione, in aperta campagna, arrestandolo.

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