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Covid 19

Allerta Iss: “Aumento rapido di casi covid, efficacia vaccino giù dopo 6 mesi, serve terza dose”

“L’efficacia del vaccino si abbassa dopo i sei mesi ed è quindi importante effettuare la terza dose booster” lo ha sottolineato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ricordano che per la terza settimana consecutiva in Italia assistiamo a un aumento generalizzato e rapido dei nuovi casi covid.
A cura di Antonio Palma
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Per la terza settimana consecutiva in Italia assistiamo a un aumento generalizzato e rapido dei nuovi casi covid, quasi tutte le regioni superano il valore di 50 casi per mille abitanti durante la settimana e l'indice di trasmissibilità è sopra la soglia sia per sintomatici che per e ospedalizzazioni. È l'allarme lanciato dal presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, elencando i dati del consueto Monitoraggio settimanale Covid19 della Cabina di Regia. Dai dati è emerso che "l'efficacia del vaccino si abbassa dopo i sei mesi ed è quindi importante effettuare la terza dose booster" ha sottolineato Brusaferro, ricordando che i nuovi casi stanno colpendo principalmente le persone non vaccinate o quelle vaccinate da lungo periodo e cioè che hanno superato o sono vicine ai sei mesi dopo il completamente del ciclo vicinale anti covid.

Iss: "Serve la terza dose del vaccino anti covid"

L'Iss raccomanda quindi di agire su due livelli: vaccinare chi non ha nemmeno la prima dose e mantenere elevata la copertura immunitaria per tutte le altre categorie con la terza dose, oltre a usare mascherine e prevenire aggregazioni e situazione che favoriscono circolazione del virus. "Anche questa settimana c'è una Europa divisa in due e le parti dell'Italia confinante con l'Ue orientale" cominciano a essere rosse e ciò dimostra che la circolazione del virus sta aumentando anche nel nostro Paese", anche se meno che altrove, ha spiegato Brusaferro. In generale la situazione segnala una "chiara evidenza che la circolazione del virus sia in netto aumento" visto che "tutte le regioni mostrano aumento della circolazione e in due le regioni la circolazione è particolarmente elevata".  La conferma arriva da numero dei comuni che hanno almeno un caso passati da 4271 a 4647. Questa settimana comunque nessuna regione passa in zona gialla perché tutte sono classificate a rischio moderato a pare la Calabria che è a rischio basso

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Circolazione del virus soprattutto nelle fasce di età intermedie e tra minori

"Negli ultimi sette giorni il quadro si conferma" e l'aumento della circolazione si concentra soprattutto nelle fasce di età intermedie, cioè  30-39 e 40-49 "che sono quelle che hanno anche la quota più alta di non vaccinati", e nelle fasce di età più giovani per le quali non è ancora raccomanda la vaccinazione visto che nella popolazione sotto i 12 anni la circolazione è aumentata vistosamente. Busaferro ha ricordato che aumenta anche l'incidenza dei ricoveri, anche se con numeri assoluti bassi, e abbiamo livelli di saturazione di terapia intensive e posti letti in crescita. Le caratteristiche di chi contrae l'infezione sono stabili: 43 anni e 69 anni per il ricovero e per terapia  intensiva e 84 anni per i decessi. Per le varianti covid invece situazione stabile con variante delta dominante, viene valutata anche la variante plus che però rimane minoritaria.

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Brusaferro: "I casi covid sono destinati a crescere"

"La proiezione sia della trasmissibilità che dell'ospedalizzazione rimane sopra la soglia epidemica di uno il che vuole dire che i casi son destinati a crescere" ha sottolineato Brusaferro. L'efficacia dei vaccini però rimane "molto elevata per ospedalizzazione, ricoveri in intensiva e decessi mentre per le diagnosi di infezione è più bassa a patire dal sesto mese quindi è importiate aderire alla terza dose come viene raccomandato dal Minstero". "Aumento abbastanza chiaro dell'incidenza di nuovi casi di covid -19 anche se come occupazione di posti letto siamo ancora fortuitamente al di sotto della soglia critica. Sintomo chiaro che il virus circola ancora" ha confermato anche il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza. aggiungendo: "Il vaccino però  funziona perché riduce il rischio di trasmettere l'infezione ma soprattutto di forme di malattia e quindi ricoveri e decessi. C'è un forte effetto protettivo dei vacccini. Maggiore è la copertura vaccinale più si è protetti".

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