Allarme meduse: possono mandare in blocco le centrali nucleari

Un branco di meduse nell'impianto di raffreddamento di una centrale nucleare può provocare danni molto seri? A quanto pare sì, tant'è vero che il governo britannico ha deciso di correre ai ripari ed escogitare dei sistemi per impedire agli animali di nuocere. I branchi, infatti, sono in grado di ostruire i filtri dei tubi che pompano acqua marina negli impianti di raffreddamento dei reattori, costringendo potenzialmente l'intero impianto a chiudere temporaneamente qualora il flusso di liquido non risulti sufficiente. E' successo recentemente in Scozia, dove la centrale di Torness è stata costretta a fermarsi a causa dell'ostruzione dei filtri per il flusso di acqua marina da parte delle meduse.
Ora anche l'Inghilterra è costretta a correre ai ripari: l'innalzamento delle temperature del mare e la pesca eccessiva dei predatori di meduse stanno provocando la "migrazione" di milioni di animali lungo le coste, nei pressi degli impianti nucleari. Il rischio concrto è che si verifichi nuovamente un'ostruzione dei filtri e il blocco della produzione di energia, con conseguenti black out, disagi ai servizi e rincari delle bollette. Per questa ragione il governo ha sborsato 338 mila sterline: "Nonostante sia tra le creature più semplici le meduse possono causare gravissimi danni e per questo intendiamo proteggere le centrali", ha detto Vince Cable, Business Secretary inglese.
Il sistema di protezione dovrebbe consentire di prevedere l'arrivo di enormi branchi di meduse: ciò permetterebbe di correre ai ripari con un largo anticipo ed evitare danni molto seri.