Alessandro Venturelli scomparso, la mamma: “In 60 mi hanno chiamato per dirmi che l’hanno visto a Torino”

"Almeno 60 persone mi hanno chiamato da sabato ad oggi. Dicono di aver visto mio figlio a Torino". A Fanpage.it parla la mamma di Alessandro Venturelli, il 20enne scomparso da Sassuolo nel 2020 e mai più trovato. Negli anni sono giunte diverse segnalazioni ma poi mai confermate. L'ultima quella della sera del 31 ottobre scorso quando un ragazzo di nome Alessandro sarebbe stato visto nei pressi del Duomo di Torino, tra via Milano e via XX Settembre, vicino alla fermata del tram "Corte d’Appello". Stando alle testimonianze di queste ore, il ragazzo segnalato avrebbe chiesto solo cibo e c'è la possibilità che dorma in zona.
A Fanpage.it Roberta Carassai, mamma di Alessandro Venturelli, ha raccontato di essere stata subito contattata e che la stanno chiamando in molti "ma nessuno mi ha girato foto, non ho nulla in mano". Per questo motivo la donna non è ancora partita da casa perché con le segnalazioni che ha ricevuto nel tempo è diventata dubbiosa.
E poi precisa: "Mi sembra di rivivere quelle settimane dove sono andata a Bucarest, dove sono andata a Padova. Dove tutti lo vedevano, ma non era lui alla fine. Sto aspettando qualcosa di un un pochino più concreto che mi faccia partire. Sicuramente in quella zona c'è un ragazzo che gli assomiglia tanto. Perché ho troppi riscontri, da sabato avrò parlato con una sessantina di persone. Col senno di poi però ho imparato ad essere anche un pochino più cauta".
Certo è che c'è "sicuramente buona fede, ma anche tanta suggestione. Se mi arrivasse una foto sarebbe diverso. Stavolta sto cercando di rimanere coi piedi per terra. Poi è anche vero che a Torino ho alcuni volontari dell'associazione che sono andati a vedere nei posti segnalati. Mi sento aiutata".
Roberta Carassai è sempre stata convinta che suo figlio è vivo. Lo ha sempre cercato anche quando la Procura ha archiviato il fascicolo tre volte. Nel tempo ha ricevuto tante segnalazioni, quella più vicina al figlio era una "foto che arrivava da Genova, sembrava davvero mio figlio. Poi però le verifiche hanno smentito questa mia sensazione. Il ragazzo dello scatto è stato identificato, ma non era il mio Ale". Intanto la donna ha fondato l'associazione Nostos che lo scorso ottobre a Roma ha organizzato la manifestazione "Scomparsi, non sepolti" per tutti quei figli scomparsi nel nulla e mai più ritrovati. Un giorno spera di riabbracciare Alessandro: "Il giorno in cui lo troverò, la nostra associazione sarà ancora più forte e lavorerà ancora più di prima".