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Agrigento, il grido di aiuto del sindaco: “C’è rimasto un solo posto di terapia intensiva”

Lillo Firetto, sindaco di Agrigento, definisce “vivace” la sua ultima conversazione con l’assessore alla Sanità della Regione Siciliana Ruggero Razza. La colpa è dei pochi posti di Terapia intensiva nell’ospedale del suo comune: sono sette in tutto e sei, fino a ieri, erano occupati da persone anziane contagiate dal Covid-19 nella casa di riposo in cui si trovavano, nella vicina cittadina di Sambuca di Sicilia. Il paese, infatti, è zona rossa da ieri.
A cura di Luisa Santangelo
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Lillo Firetto, sindaco di Agrigento
Lillo Firetto, sindaco di Agrigento
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Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, è furente. Alle porte del suo Comune, il piccolo centro di Sambuca di Sicilia è stato dichiarato zona rossa dalla Regione Siciliana e il focolaio di nuovo coronavirus all'interno di una casa di riposo per anziani dal paesino è arrivato al capoluogo di provincia: sei ospiti della rsa sono stati trasferiti, tra sabato e domenica, all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. "E così sono finiti i nostri posti di terapia intensiva. Ne avevamo sette in tutto".

Firetto, raggiunto al telefono da Fanpage.it, definisce "vivace" la sua ultima conversazione con l'assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza. "Solo dopo questa telefonata ho appreso che quattro anziane sono state trasferite a Sciacca. E anche questo dà la misura di come gestiamo le emergenze: prima queste poverine sono state portate ad Agrigento e adesso sono state spedite indietro a Sciacca". E tutto perché nell'Agrigentino di posti per i malati di Covid-19 ce ne sono pochi.

"Ad Agrigento non abbiamo un reparto di Malattie infettive, nonostante io lo chieda da anni. Mi è sempre stato detto che si sarebbero attivati dieci posti all'ospedale di Ribera e solo oggi apprendo che saranno pronti non domani, ma tra un mese. E nel frattempo? Io spero che non succederà niente, ma abbiamo visto questa notte cosa succede con l'emergenza. E se accadrà di nuovo? Da qui a un mese cosa dobbiamo sperare? L'ondata autunnale di ritorno era ampiamente prevista, avremmo dovuto farci trovare attrezzati". Invece, per il primo cittadino girgentano, così non è stato.

"Si è sottovalutato il problema, assolutamente. Io chiedo che vengano attivati almeno altri trenta posti di terapia intensiva. Mi auguro che la mia esigenza precauzionale sia superflua, ma abbiamo visto e toccato con mano cosa significa un'emergenza che ti scoppia accanto… Non possiamo rischiare di mandare a gambe all'aria il sistema", conclude Firetto. Ad Agrigento i numeri per il momento sono piuttosto bassi: 15 contagiati, dei quali uno soltanto con sintomi respiratori di rilievo. Mentre tutti gli altri sono poco sintomatici o del tutto asintomatici.

I problemi, però, riguardano la provincia e si ripercuotono sul capoluogo di provincia. Il 17 ottobre è scattata la zona rossa per il Comune di Sambuca di Sicilia, che conta 64 positivi. Fino al 7 novembre, a Sambuca "sarà vietata la circolazione, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e/o privato, all'interno del territorio comunale, fatta eccezione per indifferibili esigenze lavorative o situazioni di necessità e motivi di salute, ma anche per l'acquisto o il consumo di generi alimentari e l'acquisto di beni di prima necessità, per una sola volta al giorno", si legge in una nota diffusa dalla Regione Siciliana. In tutta l'Isola, al momento, ci sono 6790 persone attualmente positive al Covid-19.

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