Agguato con machete, condannati i fratelli Costanzia di Costigliole: alla vittima fu amputata una gamba

Sono stati condannati i due fratelli che nel 2023 ferirono gravemente a colpi di machete un 23enne al quale i medici dovettero amputare la gamba sinistra per salvargli la vita. Pietro Costanzia di Costigliole, 25 anni, è stato condannato a 12 anni e 6 mesi di carcere mentre il fratello Rocco, ritenuto suo complice, è stato condannato a 8 anni e 10 mesi. Il movente dell'agguato sarebbe legato ad alcune attenzioni che il 23enne aveva rivolto alla fidanzata di Pietro Costanzia.
Nel corso delle indagini per l'accaduto sono emersi alcuni retroscena legati a un giro di stupefacenti. Al momento della custodia cautelare in carcere, il gip Gloria Biale aveva sottolineato che Pietro e Rocco Costanzia di Costigliole, di origini nobili, avevano programmato l'agguato al rivale e che pochi giorni prima dell'aggressione con il machete si erano recati davanti casa sua per picchiarlo proprio per le "avances fatte alla fidanzata di uno dei due".
Nei giorni successivi, Pietro Costanzia avrebbe cercato "un confronto" con la vittima, che però si trovava in un centro per disintossicarsi. I due si sono incontrati soltanto il 18 marzo del 2023 e per Oreste, il giovane aggredito, è finita con l'amputazione di una gamba.
Per il gip, il rampollo della famiglia piemontese aveva infatti programmato l'agguato proprio in un momento nel quale Oreste era indifeso sulla pubblica strada in compagnia della fidanzata.
Durante il processo è inoltre emersa una rivalità legata all'ambiente dello spaccio che secondo l'accusa frequentavano i due fratelli torinesi. Anche in questo contesto si sarebbe sviluppato il "regolamento di conti" con la vittima. Dieci mesi sono stati inflitti anche a una modella spagnola amica di Pietro Costanzia, processata con l'accusa di aver tentato di far arrivare un cellulare ai due fratelli in carcere. Assolto invece il padre dei due fratelli che era stato accusato di aver creato un falso contratto d'affitto di un alloggio di Madrid per fare in modo che la modella risultasse convivente di Pietro e permetterle di andarlo a trovare in carcere.