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“A dicembre ospedali chiusi per carenza di operatori, troppi contagiati”, allarme del sindacato infermieri

“I contagi tra gli infermieri e il personale medico sono in crescita costante. Se il trend prosegue in questo modo, tra qualche mese gli ospedali saranno carenti di personale e molti reparti dovranno chiudere. Temiamo una Caporetto sanitaria” ha dichiarato Antonio De Palma, presidente del sindacato infermieri Nursing up alla luce dei dati dei contagi tra gli operatori sanitari.
A cura di Antonio Palma
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Se il trend dei contagi da coronavirus continuerà ad essere quello attuale, tra un mese interi reparti di ospedali rischiano di chiudere per mancanza di personale sanitario che sarà bloccato perché positivo a sua volta o perché in quarantena , è l'allarme lanciato dal sindacato degli infermieri italiani Nursing up alla luce dei dati che arrivato dalle varie aziende sanitarie locali sparse sul territorio nazionale. A preoccupare in particolar modo è il numero sempre crescente degli operatori sanitari contagiati dal virus tra cui moltissimi infermieri, alcuni dei quali hanno perso la vita proprio per compiere il proprio dovere in prima linea durante la prima fase della pandemia.

"I contagi tra gli infermieri e il personale medico sono in crescita costante. Se il trend prosegue in questo modo, tra qualche mese gli ospedali saranno carenti di personale e molti reparti dovranno chiudere. Temiamo una Caporetto sanitaria" ha dichiarato Antonio De Palma, presidente del sindacato infermieri, illustrando alcuni dati di monitoraggio raccolti dallo staff interno del sindacato.  "Le proiezioni fatte dal nostro staff di monitoraggio e controllo ci dicono che a dicembre c’è un rischio concreto per la tenuta complessiva del sistema sanitario italiano. E al sud la situazione rischia di diventare esplosiva" ha sottolineato De Palma.

Secondo l'analisi di Nursing up, ad oggi in Italia i contagiati tra il personale sanitario ammontano a 50.759. Negli ultimi 30 giorni sono stati 17.042. Dall'8 al 9 novembre ci sono stati 921 contagi. Nella seconda ondata del virus gli operatori sanitari risultati positivi sono stati 33.717. Un trend in crescita che se non sarà fermato, secondo lo studio del sindacato, potrebbe portare a metà dicembre a oltre 55.000 contagi tra gli operatori sanitari , di cui oltre la metà infermieri.

La proposta del sindacato è di avviare uno screening di massa della popolazione attraverso tamponi rapidi e drive in modo da alleggerire in modo considerevole il lavoro delle strutture sanitarie  ormai al limite. "Da settimane ripetiamo che gli infermieri sono pronti ad aiutare il Paese. Con i tamponi rapidi si potrebbero ‘scovare’ migliaia di positivi e limitare in modo considerevole la diffusione dei contagi. Per far questo si possono mettere in campo, sul totale di 450 mila infermieri italiani, i liberi professionisti a quelli che operano nelle strutture del SSN ma che non sono impegnati nelle gravose attività dell’assistenza ospedaliera. Allestendo postazioni drive in, come alcune città hanno già fatto, si potrebbe condurre uno screening a tappeto su tutto il territorio nazionale" ha spiegato De Palma.

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