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90enne uccisa, la figlia confessa l’omicidio: colpa dei debiti da videopoker

I Carabinieri hanno fermato la figlia adottiva dell’anziana donna, che messa alle strette ha confessato di aver ucciso la madre: il movente, oltre a un rapporto conflittuale, anche i debiti che l’assassina avrebbe contratto con il gioco d’azzardo ai videopoker.
A cura di Biagio Chiariello
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I carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza hanno arrestato nella notte Maria Cristina Filippini con l'accusa di aver ucciso l'anziana madre. La novantenne, Giuliana Bocenti, era stata trovata morta nella sua camera da letto, nella casa in cui viveva a Castel San Giovanni (Piacenza) il 4 febbraio scorso. A trovarla, con la bocca tappata da un fazzoletto e un cuscino sul volto, era stata la badante che aveva subito chiamato carabinieri e 118. Gli inquirenti hanno immediatamente pensato ad una rapina sfociata in tragedia, dal momento che la casa era stata trovata completamente a soqquadro. Stanotte, però, la svolta. La figlia adottiva, 48 anni, messa alle strette durante un lungo interrogatorio, ha confessato  l'omicidio. Avrebbe soffocato la madre a seguito di una colluttazione. La donna avrebbe poi ammesso di aver rubato una catenina d'oro che l'anziana portava al collo, per andarla a rivendere immediatamente in un negozio "Compro oro". Il movente dell'omicidio – oltre ad un rapporto conflittuale in famiglia – potrebbe ricondursi ai debiti della 48enne contratti a causa del gioco ai videopoker.

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