Appendino: “M5s dà speranza alla gente. Io premier? No, sono stata eletta per fare Sindaco”

“Sono la Sindaca di Torino e per i prossimi anni sarò sicuramente impegnata qui, con tutte le mie energie, per rispettare l’impegno che ho preso nei confronti della mia comunità”. Con queste parole Chiara Appendino mette la parola fine alle voci che da tempo si rincorrono circa la possibilità che sia lei a guidare il MoVimento 5 Stelle nella corsa a Palazzo Chigi alle prossime elezioni politiche. Il primo cittadino di Torino, dunque, intende continuare ancora a lungo la sua esperienza sotto la Mole, dove ha appena chiuso un bilancio particolarmente complicato, anche in considerazione del “contenzioso” aperto con il Governo Gentiloni. Spiega Appendino: “Il Comune di Torino versa in una situazione di cassa molto difficile. Noi non stiamo chiedendo al Governo Gentiloni nulla più del dovuto, si tratta di 61 milioni di euro che ci spettano, come dicono due sentenze. Ne ho parlato ieri con Grillo e ho tutta l’intenzione di fare quello che nelle mie possibilità per ottenerli, perché sono soldi dovuti al Comune. È inaccettabile che siano i Comuni a sobbarcarsi l’incapacità del Governo Gentiloni di trovare i soldi”.

Appennino non si è sottratta alle domande su Raggi, rinnovandole la stima (“è una donna molto forte e determinata che non ha bisogno dei miei consigli, perché ha una dote che molti politici non hanno, quella di riconoscere i propri errori”) e aggiungendo di sentirla spesso, anche per confrontarsi sulle pratiche amministrative.

Del resto, il MoVimento sta attraversando una fase cruciale, a maggior ragione in un momento in cui, aggiunge, “la sfiducia verso le istituzioni e il governo è molto forte”. La forza dei Cinque Stelle, spiega Appendino, “è di trasformare questa sfiducia in speranza”, una capacità che si riflette anche nelle esperienze amministrative: “Governare non è una cosa semplice, spesso si prendono decisioni difficili che non portano consenso, come capita anche qui a Torino. Però la nostra sfida, la più importante, è quella di mantenere i rapporti quotidiani con i cittadini, per spostare la rappresentanza dai palazzi alla gente”.