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Alitalia, sindacati sul piede di guerra e spunta l’ipotesi Montezemolo presidente

Mentre va avanti la trattativa tra sindacati e dirigenza di Alitalia per gli esuberi, spunta il nome di Montezemolo come prossimo presidente.
A cura di Antonio Palma
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Sarà braccio di ferro tra sindacati e Alitalia sugli esuberi annunciati dall'azienda per l'accordo con Etihad. Mentre l'ex compagnia di bandiera italiana accelera la trattativa con la compagnia degli Emirati Arabi, i rappresentanti dei lavoratori infatti hanno comunicato che non intendono accettare in alcun modo i 2.251 esuberi previsti. "C'è disponibilità a proseguire il confronto, a lavorare, ma vogliamo vedere questo piano e poi parlare di esuberi per cercare di ridurli. Noi 2.251 esuberi non li accetteremo mai" ha spiegato infatti Marco Veneziani della Uil trasporti al termine della riunione con la dirigenza dell'azienda. Gli ha fatto eco  Mauro Rossi della Filt-Cgil che ha commentato: "Non si tratta di fare sconti, un'azienda che investe 560 milioni non può avere necessità di lasciare gente per strada, non condivideremo mai i licenziamenti". Rossi ha comunque sottolineato che nonostante "ad oggi siamo Polo Sud e Nord", la trattativa e "il confronto va comunque avanti, con l'azienda che ha confermato le cifre e la suddivisione dei licenziamenti". Il confronto tra Alitalia e sindacati proseguirà giovedì 19 giugno quando è previsto un nuovo incontro tra le parti per il caso di piloti e assistenti di volo.

Gli esuberi e l'accordo con Etihad

In realtà gli esuberi fanno parte degli accordi tra Alitalia ed Etihad che ha chiesto esplicitamente il taglio dei dipendenti per poter entrare nell'affare con un cospicuo investimento. Per questo Alitalia dal suo canto vuole proseguire su questa strada e punta a chiudere l'accordo prima della metà di luglio. Come ha confermato il direttore del personale di Alitalia Antonio Cuccuini nel corso del confronto con i sindacati durato circa tre ore, i 2.251 esuberi sono suddivisi in settori: 1.084 per il personale di terra, 380 per il personale navigante, di cui 258 assistenti di volo e 122 piloti; mentre i restanti 787 sono i lavoratori già in cassa integrazione a zero ore.

Il nome di Montezemolo come figura di prestigio

Intanto si fanno sempre più intense le voci che danno Luca Cordero di Montezemolo come possibile presidente di Alitalia nel prossimo futuro. Il manager Ferrari, infatti, oltre ad essere uomo di prestigio internazionale, sarebbe persona molta gradita alla dirigenza di Etihad visto i suoi antichi e fruttuosi rapporti industriali e finanziari con gli Emirati Arabi. Secondo indiscrezioni lo stesso Montezemolo sarebbe intervenuto in alcuni passaggi della trattativa Alitalia Etihad anche se come semplice mediatore. Dall'entourage di Montezemolo però smentiscono questa ipotesi, almeno per il momento. Fonti vicine al presidente Fiat infatti  hanno subito precisato: "Il tema ad oggi non è sul tavolo. Innanzitutto l’accordo con Etihad non è ancora chiuso e quindi è assurdo porre il problema di un ruolo in questo momento".

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