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A una studentessa di Palermo negato l’affitto di una stanza perché è transessuale

Ivy, questo il nome della ragazza, non è riuscita a trovare una sola stanza in affitto a Palermo perché transessuale.
A cura di Davide Falcioni
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Un presunto caso di omofobia è stato denunciato a Palermo da una studentessa transessuale che era alla ricerca di un appartamento, o meglio di una stanza, da affittare per proseguire i suoi studi. Quella che avrebbe dovuto essere un'operazione assolutamente semplice si è però trasformata per Ivy – questo il nome della ragazza – in una vera e propria impresa, così "ardua" da convincerla a renderla pubblica sui social network tramite Daniela Tomasino, ex presidente di Arcigay Palermo: "Una ragazza transessuale cerca una stanza a Palermo, da settembre, per venire a studiare all'università – scrive Tomasino  -. Ha ricevuto solo rifiuti, perché è una donna transessuale. Cosa che al telefono con i proprietari di casa non ha mai nascosto perché cerca un luogo sicuro, dove può stare a proprio agio, come è sacrosanto che sia".

"Il più delle volte le hanno detto esplicitamente che la ragione del rifiuto è legata al fatto che sia transessuale, altre hanno girato attorno alla vera ragione accampando scuse" ha raccontato  ancora Tomasino, che proprio sui social ha lanciato un appello per dare supporto alla ragazza e aiutarla a trovare una casa. E in moltissimi hanno risposto. "Nonostante le orrende discriminazioni è rincuorante saper di poter contare su una comunità solidale che si arricchisce ogni giorno di più di persone straordinarie" conclude Tomasino.

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