1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

A causa di questo vistoso tatuaggio, Joe, 21 anni, non riesce a trovare lavoro

Joe dice di aver fatto almeno trenta colloqui di lavoro dallo scorso gennaio. Nessuno però lo ha assunto; anche alcune aziende per cui aveva lavorato, l’hanno respinto. Tutta colpa di quel tattoo, che però lui non vuole rimuovere per nessun motivo.
A cura di Biagio Chiariello
1 CONDIVISIONI
Immagine

Joe Parsons è un ragazzo britannico di 21 anni con un vistosissimo tatuaggio sul collo. Raffigura un cuore con le ali trafitto da una spada che per lui ha sicuramente un significato importante. Peccato però che quel tattoo gli stia creando non pochi problemi dal punto di vista lavorativo, visto che nessuno, a suo dire, lo vuole assumere. Lui, stufo di questa discriminazione, ha denunciato questa situazione ai media inglesi: "Io sono solo una persona normale e tutto quello che voglio è un lavoro decente. Chi vede il mio tatuaggio, mi etichetta immediatamente. Penso che sia una forma di discriminazione” spiega al The Sun. Joe ha provato  il tatuaggio con camicie a collo alto in occasioni degli ultimi colloqui di lavoro, ma le punte delle ali sono comunque visibili sopra la linea del colletto. “Quel tatuaggio non sono io. Non rappresenta le mie competenze. Così finisce che in ogni colloquio non mi danno neanche la possibilità di esprimermi. Ora mi sento come se avessi scritto ‘non mi puoi assumere’ sul mio collo” dice il 21enne. “Non voglio farlo rimuovere. Significa tanto per me. Quello che mi dispiace è come gli altri lo percepiscono” spiega.

Immagine

Joe è stato costretto a lasciare un precedente impiego come commesso, per stare vicino a sua madre che soffre di Disturbo post traumatico da stress. "Mia madre è stata aggredita in strada e da allora non è più la stessa. Ho dovuto occuparmi di lei a tempo pieno di tempo, per cui sono stato costretto a lasciare il mio lavoro dopo Natale” ricorda. Dallo scorso gennaio ha provato a cercare altre occupazioni, ma assicura di essere stato respinto in almeno una trentina di occasioni, anche da aziende importanti per le quali aveva lavorato in precedenza. Joe evidenzia come nessuno abbia mai menzionato esplicitamente il suo tatuaggio durante i colloqui di lavoro, ma ha aggiunto: "Non appena mi siedo, mi guardano negli occhi e poi vedo il loro sguardo scendere fino al mio collo dove restano per alcuni secondi. So già cosa stanno pensando in quel momento”. Joe ammette di essere un po’ sfiduciato: “Negli ultimi tre mesi non ho fatto colloqui, ed ora in vista del Natale i miei risparmi stanno finendo…”.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views