202 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Antonella Cilento ci racconta “Lisario”, finalista al Premio Strega (VIDEO)

La scrittrice napoletana Antonella Cilento ci apre le porte di casa sua per raccontarci il suo ultimo romanzo: “Lisario o il piacere infinito delle donne” finalista al Premio Strega 2014.
A cura di Andrea Esposito
202 CONDIVISIONI
Immagine

Reduce dall’esperienza al Premio Strega 2014, la scrittrice napoletana Antonella Cilento, da poco approdata nella scuderia Mondadori, ci ha accolto a casa sua per raccontarci l’ultimo romanzo “Lisario o il piacere infinito delle donne” e per mostrarci la sua libreria, molto densa ed eterogenea, e i quaderni, rigorosamente scritti a mano, su cui annota le prime stesure dei suoi romanzi.

Lisario o il piacere infinito delle donne

Lisario Morales, protagonista del romanzo, è una ragazzina di undici anni divenuta muta a causa di un maldestro intervento chirurgico. Di nascosto legge Cervantes e scrive lettere alla Madonna. È poco più di una bambina quando le propongono per la prima volta il matrimonio: per sottrarsi a quest’obbligo, Lisario cade addormentata. La ragazza, infatti, quando non può opporsi alla violenza degli adulti, dorme. E addormentata da mesi, come la protagonista della più classica delle fiabe, e così la riceve in cura Avicente Iguelmano, medico fallito giunto a Napoli per rifarsi una reputazione. Tra mille incertezze, pudori, paure, la terapia, al tempo stesso la più prevedibile come la più illecita, sarà coronata dal successo, e però spalancherà davanti alla mente del dottore, fragile, superstiziosa, supponente un vero e proprio abisso di fantasmi e di terrori, tutti con una radice comune: il mistero abissale, conturbante, indescrivibile del piacere femminile, l’incontrollabile ed eversiva energia delle donne.

Perché proprio il ‘600?

“Il Seicento è uno dei secoli a noi più vicini in termini di ossessioni – ci racconta la Cilento -, due temi, in particolare, mi hanno spinto ad ambientare questa vicenda nel ‘600 e sono: il tema del corpo femminile e quello della morte. Nel ‘600, infatti, il corpo femminile era molto rappresentato, sia nell’arte che nella gestione dell’immagine pubblica, ma date le carestie e le pestilenze, si soleva ritrarlo grasso, opulento e cellulitico. Oggi, invece, alla ricchezza viene associata una rappresentazione del corpo quasi scheletrica. Allo stesso modo il tema della morte, allora centrale tanto che ovunque era possibile riconoscere dei “memento mori”, vale a dire, simboli sacri che ricordavano la presenza la morte; oggi, invece, viene da noi contemporanei rimosso, scacciato dalle case, ad esempio, e demandato agli ospedali. Quindi per me il ‘600 è una sorta di specchio capovolto del nostro tempo.

Premio Strega: l’unica donna della cinquina finalista

Naturalmente con la Cilento non potevamo non parlare del Premio Strega: unica donna della cinquina finalista la scrittrice napoletana si è piazzata quinta con 30 voti. “L’esperienza dello Strega è stata per me come un gioco. Ciò che è accaduto, vale a dire le polemiche e il trambusto mediatico, fanno parte di questa realtà che da sempre, ma soprattutto negli ultimi anni, è diventata esclusivamente uno scontro tra editori. L’arte, il discorso sulla letteratura e sugli scrittori è davvero marginale. Per questo mi sono divertita andando in giro a curiosare. Se però penso alla scrittura, trovo sia una cosa davvero triste. C’è la speranza che in futuro le cose vadano meglio poiché sembra che stiano modificando i regolamenti interni proprio per favorire gli aspetti legati ai libri che vengono selezionati, piuttosto che gli editori.

Scrittura creativa: venti anni dedicati alla formazione

La Cilento affianca alla sua attività di scrittrice quella di docente di scrittura creativa. Con l’Associazione Culturale Aldebaran Park, di cui è Presidente, ha ideato e conduce dal 1993 il Laboratorio di Scrittura Creativa Lalineascritta presso associazioni, librerie, oltre 100 scuole di ogni ordine e grado e aziende. Forma insegnanti e studenti in tutta Italia e ha diretto dal 2005 al 2008 la scuola “Le Scimmie” presso l’UPAD di Bolzano. La Cilento ha, inoltre, coordinato il progetto SudCreativo e realizzato convegni su Pier Vittorio Tondelli e la scrittura creativa nel Sud Italia, rassegne di autori contemporanei fra cui “Per chi suona la Campn(i)a?” e “Parolemerse”, due annualità ad Avellino in collaborazione con Emilia B. Cirillo.

202 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views