Guerra in Ucraina, confermata la morte dell’italiano Antonio Omar Dridi: era disperso da marzo

È arrivata questa mattina la conferma ufficiale della morte di Antonio Omar Dridi, cittadino italiano di 34 anni originario di Palermo, caduto in Ucraina mentre combatteva contro la Russia. La notizia è stata diramata questa mattina sui canali social di Memorial – International Volunteers for Ukraine, l’organizzazione internazionale che coordina volontari stranieri impegnati nel conflitto.
Dridi disperso da marzo
Dridi è il quinto foreign fighter italiano ucciso dall’inizio della guerra. La notizia della sua scomparsa era emersa già alcune settimane fa, ma mancava una conferma ufficiale. Il Ministero degli Esteri, in una nota, aveva infatti indicato che Dridi risultava "disperso in azione dal 27 marzo". L’ultimo contatto con la famiglia risaliva a pochi giorni prima, quando aveva parlato con la sorella Noah. Alla fine di quel mese, un commilitone aveva telefonato alla sorella per riferire che il bunker dove il siciliano si trovava era stato colpito da un bombardamento. Da allora, nessuna ulteriore comunicazione era giunta né dai compagni d’armi né dalle autorità ucraine. Il cellulare del giovane risultava irraggiungibile.
La cerimonia a Kiev il 9 maggio
A dire il vero, la scomparsa di Antonio Omar Dridi era da tempo nota ai familiari che alcune settimane fa avevano inviato ai suoi commilitoni una foto affinché venisse ricordato nel corso di una cerimonia funebre che si è tenuta in piazza dell'Indipendenza, a Kiev, il 9 maggio. "C'è la bandiera italiana per ricordare gli italiani che hanno perso la vita combattendo per la libertà dell'Ucraina", aveva detto in quell'occasione un soldato parlando in italiano. "Adesso metteremo il quadretto di un italiano caduto quest'anno, un ragazzo siciliano, Antonino", aveva aggiunto il commilitone, e dietro di lui era stata deposta una cornice con una foto di Dridi in abiti da soldato. "È venuto qui, aveva una vita normale come tutti noi immagino in Italia. Ha lasciato la sua zona di comfort per venire e contribuire alla vittoria del popolo ucraino". Un altro militare, con il volto coperto, aveva ricordato: "Questi sono italiani che per questo Paese hanno dato tutto". Poi erano stati mostrati i ritratti di Giorgio Galli, Antonio Omar Dridi, Massimiliano Galletti, Angelo Favara e un altro italiano. La cerimonia si era chiusa con il motto: "Slava Ukraini (Gloria all'Ucraina)".
Chi era Antonio Omar Dridi
Come ha raccontato la sorella Noah in un'intervista al Tg1, Antonio Omar era nato il 15 febbraio 1991. Di origini palermitane, da anni viveva all'estero, in particolare Germania e Austria, dove aveva lavorato come cuoco. "Mio fratello era uno spirito libero, non ha mai voluto rimanere fermo in un posto", raccontava Noah al servizio pubblico. "Vorrei che ci aiutassero, noi ne abbiamo passate tante, siamo stati dei ragazzi molto sfortunati, solo un po’ di aiuto", concludeva la donna, augurandosi un epilogo diverso.