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Studenti pro Palestina occupano l’università di Torino con le tende: “Governo non invii più armi a Israele”

A Torino gli studenti hanno occupato l’università in sostengo della Palestina. Anche qui, come nel resto del mondo e in diverse città italiane, gli studenti hanno piazzato delle tende.
A cura di Gianluca Orrù
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Gli studenti di Torino manifestano contro l'invasione di Rafah
Gli studenti di Torino manifestano contro l'invasione di Rafah

Gli studenti universitari torinesi del Collettivo Autonomo Universitario (CUA) hanno deciso di occupare Palazzo Nuovo, la facoltà di Fisica e il Politecnico. Un'occupazione simbolica, fatta di una decina di tende che sono state piazzate all'ingresso degli atenei o al riparo della pioggia all'interno degli androni.

Una delle tende degli occupanti
Una delle tende degli occupanti

"Così come hanno cominciato a fare studenti di altri paesi – spiega a Fanpage.it Mohamed, studente al primo anno di Medicina a Torino – occupiamo per protestare contro l'inaccettabile invasione di Rafah, dove vivono quasi due milioni di persone, da parte dell'esercito israeliano. Ma c'è di più, vogliamo protestare anche contro il governo italiano che invia armi all'esercito israeliano".

Mohamed, Studente universitario del primo anno di Medicina
Mohamed, Studente universitario del primo anno di Medicina

"Questa occupazione, così come l'occupazione di altri atenei – racconta Sara, del Comitato Universitario Autonomo – durerà almeno fino a sabato 18 maggio, quando ci sarà una grande manifestazione a Torino, fino a quando il governo non avrà interrotto la fornitura di armi e non avrà preso posizione contro il genocidio della popolazione palestinese".

Palazzo Nuovo è la sede delle facoltà umanistiche, il Politecnico e la facoltà di Fisica. Questa mattina sono stati occupati dagli studenti universitari contrari all’invasione di Gaza e all’assedio di Rafah da parte dell’esercito palestinese. Sono state piazzate delle tende all’ingresso dell’ateneo torinese di Palazzo Nuovo e una breve manifestazione ha “invaso” pacificamente il Campus Universitario Luigi Einaudi per interrompere le lezioni. Una protesta simile a quelle avvenute in altri atenei italiani e nel mondo.

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