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Guerra in Ucraina

Caccia tedeschi e UK intercettano aerei russi vicino al confine NATO

Per la seconda volta in pochi giorni jet britannici e tedeschi hanno intercettato aerei russi che volavano vicino al confine con l’Estonia, stato membro della Nato.
A cura di Davide Falcioni
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Per la seconda volta nel giro di meno di una settimana jet britannici e tedeschi hanno intercettato aerei russi che volavano vicino allo spazio aereo estone, Paese Nato. Lo rende noto la Royal Air Force britannica, come riporta la Cnn. I due jet Typhoon hanno intercettato "un aereo passeggeri militare russo Tu-134, noto con il nome Nato Crusty, che era scortato da due caccia Sukhoi Su-27 Flanker e da un aereo da trasporto militare AN-12 Cub", ha detto la Raf. La Raf ha descritto l'operazione come una rassicurazione sul fatto che il Regno Unito, la Germania e altri Paesi della Nato "stanno dalla parte del loro alleato estone in questo momento di tensione".

Zelensky: "Chi sostiene la Russia deve essere emarginato"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel frattempo ha reso noto che Kiev ha emesso sanzioni contro "più di 400 persone e aziende" russe. Le misure si rivolgono soprattutto contri "il complesso militare-industriale dello Stato terrorista", ma ci sono anche ripercussioni verso "individui iraniani e siriani, che aiutano il terrorismo". "Valutiamo attentamente ogni nostra misura sanzionatoria" ha aggiunto Zelensky, concludendo che "chiunque produca armi per il terrore contro l'Ucraina, chi aiuta la Russia a fomentare l'aggressione, chi sostiene la distruzione del diritto internazionale da parte della Russia, non può che essere emarginato dal mondo".

Mosca: "Per arrivare alla pace stop armi e mercenari all'Ucraina"

Dal canto suo il governo russo ha affermato che un eventuale accordo per l'Ucraina deve comprendere "la cancellazione delle sanzioni e di tutte le cause legali contro la Russia nelle Corti internazionali". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, citata dall'agenzia Ria Novosti. Per arrivare alla pace, ha aggiunto la portavoce in una dichiarazione postata sul sito del ministero degli Esteri, è inoltre necessario che "cessino i rifornimenti di armi e mercenari all'Ucraina" e il ritorno dell'Ucraina a uno status neutrale, oltre al "riconoscimento internazionale delle nuove realtà territoriali".

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