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USA, il Senato boccia l’abolizione dell’Obamacare. Contro Trump anche 7 Repubblicani

Il Presidente degli Stati Uniti deve rinunciare all’abolizione secca dell’Obamacare: conro la sua proposta hanno votato anche sette senatori repubblicani.
A cura di Davide Falcioni
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Con 55 voti contrari e 45 favorevoli il senato statunitense ha respinto un emendamento il cui proposito sarebbe stato smantellare la gran parte dell’Obamacare senza in compenso inserire nessun tipo si misura sostitutiva. Contro l’emendamento si sono espressi anche sette senatori repubblicani: si tratta di Dean Heller (Nevada), John McCain (Arizona), Lisa Murkowski (Alaska), Susan Collins (Maine), Shelley Moore Capito (Virginia Occidentale), Lamar Alexander (Tennessee) e Robert Portman (Ohio). Stando alle informazioni in possesso dei media statunitensi  se l’emendamento fosse stato approvato 32 milioni di persone avrebbero perso l’assicurazione medica in meno di 10 anni, ma si sarebbe anche determinato un aumento della spesa sanitaria del 20%.

Il voto di ieri ha evidenziato i contrasti presenti persino nel Partito repubblicano, ovvero nella maggioranza che sostiene il Presidente: per questo ora è ipotizzabile che per l'abolizione dell'Obamacare si segua una via meno drastica rispetto a quella voluta da Donald Trump, che ieri ha incassato una sonora sconfitta.

Se vorrà realizzare il suo intento e cancellare l'Obamacare il Presidente USA dovrà ora ricominciare da capo, cercare nel Congresso un accordo su un nuovo testo, magari trovando punti in comune con una proposta di riforma di matrice democratica: ad auspicarlo è stato John McCain in un appassionato intervento al rientro in aula dalla convalescenza dopo la diagnosi di tumore. Nel frattempo però Trump mette a segno un punto, potendo rilanciare quindi la sua promessa di "revocare e sostituire", offrendo quindi un qualche tipo di copertura sanitaria a una platea di americani.

Le giornate decisive per le sorti dell'Obamacare saranno quelle di giovedì e venerdì. Si voteranno emendamenti probabilmente per tutta la notte, e si raccoglierà ciò che si è seminato in questi giorni. I repubblicani rischiano di rimediare una nuova sconfitta. E, questo sarebbe un colpo durissimo per Donald Trump.

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