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Unioni civili, Renzi: “Sono straorgoglioso del risultato”

“Di fronte a quelli che facevano melina, che non volevano nessuna legge, ci voleva un colpo di reni per far svoltare la partita perché fare un zero a zero sui diritti sarebbe stato da vergognarsi”, così Matteo Renzi parlando delle unioni civili alla scuola di formazione politica del Pd.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, intervenendo a sorpresa sul palco della Scuola della formazione politica del Pd, è tornato a parlare delle unioni civili. Ed è apparso soddisfatto del voto raggiunto in Senato, addirittura “straorgoglioso”. “Anche tra di noi ci sono opinioni diverse” – ha detto il premier – “io sono davvero straorgoglioso” del primo via libera alle legge da parte del Senato. “C’era un disegno politico – ha spiegato Renzi – di non fare nessuna legge sulle unioni civili, di fare la melina, il catenaccio per portare a casa il risultato dello zero a zero e allora quando si fa la melina serve un colpo per vincere e vi dico che se avessimo fatto ancora zero a zero sui diritti sarebbe stato da vergognarsi”. Anche la ministra per le Riforme Maria Elena Boschi è intervenuta alla scuola di formazione del Pd parlando delle unioni civili e, come Renzi, ha detto di essere soddisfatta per il risultato. Boschi ha detto di essere convinta che il voto al Senato di giovedì sia stata un vittoria per i diritti civili nel nostro Paese e che il passo successivo sarà una norma sulle adozioni.

Il capitolo giustizia – Oltre al tema delle unioni civili, il premier ha anche affrontato il capitolo giustizia dicendo che non va confusa con il giustizialismo. “È chiaro – ha detto Renzi – che il Pd porta avanti la battaglia contro i ladri, ma siamo cresciuti, la mia generazione, con l'idea che tutti i politici sono ladri e che un avviso di garanzia sia già una condanna. Per noi una persona è innocente finché non viene condannato in terzo grado”. “Se c'è una cosa di cui sono orgoglioso è che in Italia chi riceve un avviso di garanzia le istituzioni ora lo considerano un cittadino con tutti i diritti e lo dico con un Pd che ha votato a favore del carcere per il nostro senatore Genovese, che poi è tornato e si è iscritto a FI… – ha continuato Renzi – non bisogna accettare la deriva di certa stampa e certa opinione pubblica che confonde la giustizia con il giustizialismo”.

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