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Ungheria: i poveri bruciano soldi per riscaldare le case (VIDEO)

La Banca Centrale di Budapest ha donato delle banconote fuori uso alle fasce più bisognose della popolazione per fronteggiare il freddo di questo inverno. I poveri bruciano blocchi di soldi nelle proprie stufe per riscaldare gli ambienti di casa.
A cura di Daniela Caruso
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Fiorini ungheresi

In Ungheria i soldi vanno in fumo. Non è una metafora, parliamo seriamente. Ebbene sì: per combattere il gelo che sta attanagliando il Paese, i cittadini poveri gettano banconote nelle stufe per riscaldare la casa. La Banca Centrale di Budapest ha distribuito il denaro fuori corso in carta straccia da regalare alle fasce di popolazione meno abbienti per fronteggiare questo rigido inverno. Per riscaldare i focolai domestici, fin0ra sono andati in fumo circa 200 miliardi di fiorini ungheresi. Il Paese magiaro sta affrontando, come altri paesi europei, una massiccia crisi economica che non permette, soprattutto ai più poveri, di poter aver gas nelle proprie abitazioni con il quale riscaldare le stanze gelide delle proprie abitazioni. Barnabas Ferenczi che fa parte della Banca Centrale, spiega che questi mattoni di banconote si sono rivelati essere un ottimo strumento per riscaldare le case, poiché " la qualità di questi blocchi di banconote stracciate sono simili a quelle del carbone, e quindi sono adatti per riscaldare i locali".

Bruciare soldi, dunque, sembra un progetto interessante non solo per la Banca Centrale di Budapest ma anche per Krisztina Haraszti che dirige, appunto, la fondazione che si avvale di usare i soldi da bruciare. Per la dottoressa, infatti, questo progetto rappresenta una "forma di beneficienza molto utile", in quanto "consente di risparmiare una parte dei costi che dobbiamo sostenere per il riscaldamento".

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