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Ultimo discorso di Obama all’Onu: “Rivedere la globalizzazione, benefici siano per tutti”

Nel suo ultimo discorso all’assemblea generale delle Nazioni Unite, il Presidente Usa ha invitato a ridurre il gap tra ricchi e poveri nel mondo ma non ha risparmiato critiche alla Russia che “sta cercando di riguadagnare la gloria perduta tramite la forza”
A cura di Antonio Palma
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"Il mondo ha bisogno di un nuovo modello per l'economia e per la governance, che possa includere e portare benefici a tutti", lo ha dichiarato oggi  il Presidente Usa Barack Obama in quello che sarà il suo ultimo discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite in qualità di numero uno della Casa Bianca. "Oggi viviamo in un mondo in cui l'1% ha un patrimonio pari al restante 99%. Ma un mondo così non sarà mai stabile" ha ricordato infatti Obama nel suo intervento alla settantunesima sessione dell'Onu,  sottolineando i benefici della globalizzazione ma anche le correzioni che sono necessarie.  "Siamo di fronte a una scelta: progredire con un modello migliore di integrazione o tornare indietro e ritirarci in un mondo nettamente diviso. E noi dobbiamo andare avanti", ha scandito ancora Obama.

"Dobbiamo correggere la globalizzazione, ma no ai nazionalismi e ai populismi", ha tenuto poi a precisare il Presidente statunitense con un chiaro riferimento anche a Donald Trump e al suo progetto di muri anti migranti, perché "un Paese circondato dai muri imprigionerebbe sé stesso". Bisogna "lottare contro le disuguaglianze e colmare il divario tra i più agiati e i meno abbienti. Per me questa non è beneficenza. Dobbiamo agire in modo ambizioso altrimenti le conseguenze saranno amare", ha proseguito Obama, insistendo: "Ci sono tante nazioni che stanno facendo la cosa giusta ma molte nazioni, specialmente quelle benedette dalla loro ricchezza e dalla loro posizione geografica, devono fare di più" anche perché "aiutare chi ha bisogno ci rende più sicuri".

L'obiettivo è quello di "rafforzare la fiducia dei popoli. Perché è più difficile governare se la gente perde la fiducia" ha aggiunto Obama ricordando che "La democrazia resta il vero percorso da compiere". "No agli uomini forti e a modelli di società guidate dall'alto" perché "per quanto imperfetti diritti umani, internazionali, democrazia, libero scambio, rimangono le basi per il progresso umano. Non mi sto basando su teorie ma su fatti reali che spesso dimentichiamo" ha insistito Obama.

Infine l'attacco alla Russia di Putin che "sta cercando di riguadagnare la gloria perduta tramite la forza"."Il mondo è troppo piccolo per far risorgere le vecchie mentalità. Lo abbiamo visto in medio oriente, dove i leader perseguono gli oppositori politici o le minoranze. E questo ha aiutato a far crescere l'Isis" ha aggiunto Obama, concludendo: "Se la Russia continua a interferire negli affari dei paesi vicini, questo renderà i confini del Paese meno sicuri".

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