Ue: No al divieto del porno, proposta presentata per errore
L’Ue fa marcia indietro e decide di non vietare il porno sui media dopo le numerose proteste dei giorni scorsi , affermando che si è trattato solo di un errore nell’interpretazione della mozione presentata al Parlamento europeo. “C'è stato un problema di comunicazione dovuto al fatto che è stata utilizzata la parola media, l'intenzione iniziale era rivolta a chi realizza pubblicità, non ai mezzi di informazione” ha spiegato Kartika Tamara Liotard l'autrice della mozione per “l'eliminazione degli stereotipi di genere in Europa”. In pratica obiettivo della mozione era quello di vietare la pornografia nelle pubblicità e non sui media in genere o su internet. Il Parlamento europeo ha quindi subito rimediato all’errore cancellando dalla risoluzione la frase incriminata che evocava il “divieto di tutte le forme di pornografia nei mezzi di informazione e della pubblicità di turismo sessuale”. In questo modo il rischio paventato da molti di mettere in discussione la libertà d'espressione su internet è stato eliminato e la mozione rivista è stata votata a larga maggioranza.