13 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Tregua in Siria, De Mistura: “Collaborazione Russia-Usa può fermare la guerra”

L’inviato speciale delle Nazioni Unite ribadisce che l’assunzione di responsabilità dirette di Russia e Stati Uniti che ha già portato alla tregua potrebbe essere il punto di svolta per arrivare alla pace.
A cura di Antonio Palma
13 CONDIVISIONI
Immagine

"Non mi faccio illusioni, ma dopo cinque anni di guerra e con la presenza di 97 gruppi armati sul territorio temevamo un inizio della tregua molto più difficile: invece le prime 48 ore sono state incoraggianti", così l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria commenta il cessate il fuoco per gli aiuti umanitari negoziato da Stati Uniti e Russia nel Paese. Proprio il confronto diplomatico e il dialogo tra le due superpotenze mondiali, secondo De Mistura, è la chiave di volta per arrivare ad una pace duratura nell'area, almeno fra i combattenti non allietati all'Isis. "Sono Washington e Mosca a gestire le violazioni, mentre noi dell'Onu ci limitiamo a fornire un sostegno logistico. Nel ‘centro operativo', che comprende anche una piccola stanza separata per i russi, per i problemi linguistici, verificano la portata degli incidenti, studiano i sistemi d'arma usati, e agiscono a livello diplomatico, con i rispettivi alleati, per contenerne le conseguenze" ha raccontato infatti De Mistura in una intervista a Repubblica.

"Fino a pochi mesi fa della Siria si occupava solo il Consiglio di sicurezza, che era diviso al suo interno e non comprendeva alcuni paesi chiave. Poi la crisi dei rifugiati, l'intervento militare russo e l'avanzata dell'Is hanno imposto una svolta. Di qui i lavori, prima a Vienna poi a Monaco, dell'Issg, che comprende paesi coinvolti nella crisi e capaci di influenzarla, come l'Iran, il Qatar o l'Italia. Di qui anche l'assunzione di responsabilità dirette di Russia e Stati Uniti, co-presidenti della Ceasefire task force" ha raccontato ancora il numero uno del team dell'Onu per la Siria, aggiungendo: "La task force non è un gruppo generico, ma sono i Paesi che possono e che stanno facendo la differenza sia sull’accesso umanitario che sul rispetto della tregua"

La ripresa dei colloqui per la pace in Siria

Un nuovo corso che secondo De Mistura è anche frutto della nuova scelta diplomatica del suo team. "Come mediatore ho la libertà di scegliere come e quando coinvolgere le parti. Invece di incontri collettivi, molto scenografici e poco concludenti, ho imboccato la strada dei proxy talks, incontrando separatamente e riservatamente le varie delegazioni. La speranza è che evitando tensioni, unendo ideali e real politik, si ottenga il risultato migliore per la pace" ha sottolineato l'inviato Onu. Per risvolvere la crisi siriana ora si punta tutto sulla ripresa dei colloqui di Ginevra il 7 marzo prossimo con l'obiettivo finale di arrivare "a una soluzione politica con una nuova governance, una nuova Costituzione ed elezioni entro 18 mesi monitorate dall'Onu".

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views