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Torino, primo caso al mondo di trapianto di bacino a 18enne malato di tumore osseo

L’intervento è stato concluso con successo dagli specialisti del CTO di Torino: è la prima volta che a un paziente viene impiantato un emibacino artificiale.
A cura di Davide Falcioni
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Un ragazzo di 18 anni affetto da un osteosarcoma del bacino potrà tornare a condurre una vita normale dopo aver temuto di rimanere per sempre su una sedia a rotelle: gli è stato infatti impiantato un emibacino in titanio costruito negli Stati Uniti. E' il primo caso al mondo e l'intervento è stato effettuato con successo presso il CTO di Torino dall'equipe del dottor Raimondo Piana Piana (responsabile Chirurgia oncologica ortopedica) e del professor Alessandro Massè (Direttore Clinica universitaria ortopedica). La prima ha rimosso l’emibacino destro e l’anca colpiti dall’osteosarcoma e subito dopo la seconda li ha sostituiti e ricostruiti con la protesi.

Il 18enne, dopo essere stato sottoposto a 16 cicli di chemioterapia per il tumore osseo, era stato giudicato inoperabile dalla direttrice del reparto di Oncoematologia dell'ospedale Regina Margherita, la dottoressa Franca Fagioli. Fortunatamente dagli Stati Uniti è stata inviata una speciale protesi rivestita in tantalio, un materiale che bene si integra con le ossa umane, costruita grazie a un calco ricavato dalla Tac del ragazzo.

Il giovane è stato operato in terapia intensiva e svegliato questa mattina, mentre nelle prossime ore verrà trasferito nel reparto di terapia oncologica. Il paziente non riporterà nessun deficit dopo l'operazione: il giovane era affetto da circa un anno da osteosarcoma del bacino. Considerato da tutti inoperabile, aveva risposto abbastanza bene a ben 16 cicli di chemioterapia nel reparto di Oncoematologia.

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