Teatro alla Scala di Milano: Chailly contestato alla prima della “Gazza Ladra” di Rossini
È finita in contestazione la prima al Teatro alla Scala di Milano de "La Gazza ladra" di Gioacchino Rossini, riproposta al Piermarini dopo 176 anni dall'ultima rappresentazione e ben 200 dalla prima. A subire gli strali dei melomani, a conclusione della prima di ieri sera, è stata la direzione musicale del maestro Riccardo Chailly. Sin dall'inizio, dopo l'overture dell'opera, alcuni spettatori dal loggione hanno iniziato la contestazione, culminata poi nel finale. Come cita l'Ansa, si sarebbero udite queste voci contestare la messa in scena:
Depresso! Sei un depresso!
A cui è seguita la reazione della parte di pubblico che, invece, ha apprezzato la direzione musicale di Riccardo Chailly e la regia di Gabriele Salvatores, ricca di originali invenzioni rispetto a una lettura classica dell'opera:
Statevene a casa! Smettetela!
È finita col pubblico in bagarre, dunque. Chi fischiando, chi rafforzando l'applauso. Il capolavoro milanese di Gioacchino Rossini "La gazza ladra", nato alla Scala nel 1817 e mai più rappresentato, era tornato dopo 200 anni in un nuovo allestimento con la regia del premio Oscar Gabriele Salvatores e la direzione musicale di Riccardo Chailly. Otto recite dal 12 aprile al 7 maggio, scene e costumi di Gian Maurizio Fercioni e un cast che raccoglie le migliori voci della nuova generazione rossiniana: Rosa Feola, Edgardo Rocha, Paolo Bordogna, Alex Esposito, Serena Malfi e Teresa Iervolino e Michele Pertusi. Al debutto, due secoli fa, "La gazza" fu un clamoroso successo, "talmente enorme che ad ogni momento il pubblico in massa s’alzava in piedi per coprire Rossini d’acclamazioni." O almeno, queste sono le parole con cui il grande scrittore francese, Stendhal, presente alla prima si espresse. Ieri sera, evidentemente, non è andata proprio così.