Svizzera: suicida supermanager Zurich. Gli amici: “Schiacciato da depressione e critiche”

Martin Senn, ex presidente della direzione del gruppo assicurativo Zurich, si è suicidato nella sua abitazione di Klosters, in Svizzera: l'uomo era stato per sei anni Ceo della società fino a quando, alla fine del 2015, se ne era andato schiacciato dalle critiche che lo ritenevano responsabile delle scarse "performance" della compagnia. Quello di Senn è il secondo suicidio di dirigenti ai vertici di Zurich nello spazio di tre anni. La notizia della morte di Senn è stata confermata venerdì dalla polizia, mentre testimoni ascoltati dai quotidiani locali hanno provato a fornire una spiegazione del gesto estremo dell'uomo, che da mesi avrebbe sofferto la perdita di prestigio e potere seguente alla sua uscita di scena da Zurich. Negli ultimi mesi soffriva di depressione e non si era più fatto vedere in pubblico.

La compagnia assicurativa ha rilasciato un commento dopo il decesso di Senn: "La notizia dell'improvvisa morte di Martin Senn ci ha lasciato senza parole e ci ha scosso profondamente. I nostri pensieri vanno alla famiglia, a cui indirizziamo le nostre più sincere condoglianze". Per rispetto verso i congiunti Zurich afferma di non voler commentare ulteriormente la vicenda. Senn era arrivato alla Zurich nel 2006, assumendone la direzione operativa tre anni più tardi. Prima aveva lavorato come dirigente presso Credit Suisse.

Come spiega Ticino News "all'inizio di dicembre 2015 il gruppo – quinta compagnia assicurativa in Europa – aveva annunciato la partenza di Senn per la fine dello stesso mese. Per spiegare la brusca partenza la stampa aveva parlato di un 2015 difficile per la compagnia, con il corso dell'azione fortemente sotto pressione in borsa, anche perché gli investitori temevano per il loro dividendo, tradizionalmente elevato. Le critiche alla gestione del CEO si erano fatte sempre più aspre".