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Stupro di Firenze, uno dei carabinieri: “Abbiamo avuto un rapporto, ma era consenziente”

Uno dei due carabinieri accusati di stupro da due studentesse americane residenti a Firenze si è presentato in Procura per rendere la propria versione dei fatti. Il militare avrebbe ammesso il rapporto, ma avrebbe sostenuto che la ragazza fosse consenziente.
A cura di C. M.
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Uno dei due carabinieri accusato di violenza sessuale si sarebbe presentato questo pomeriggio in procura a Firenze per rendere la propria versione dei fatti. Il militare, stando a iniziali indiscrezioni, avrebbe ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con una delle due ragazze americane, spiegando però che "lei era consenziente". Secondo quanto dichiarato dal carabiniere, sarebbero state le ragazze ad invitare i due militari a salire in casa. "Mi ha invitato a casa e siamo stati insieme. Nessuna violenza", ha dichiarato. Al momento sono in corso le verifiche per ricostruire la dinamica dei fatti e soprattutto per capire il ruolo dell’altro carabiniere, anche lui indagato. L’Arma ha già avviato il procedimento per la sospensione dal servizio e poi verranno valutati eventuali altri provvedimenti.

Per quanto riguarda invece l'esistenza di un'assicurazione contro la violenza sessuale stipulata dalle due ragazze poco prima della partenza per l'Italia, il legale delle vittime ha tenuto a precisare che la polizza delle ragazze è un contratto generico che offre copertura per un elevato numero di potenziali eventi: "Le studentesse non hanno sottoscritto una assicurazione specifica anti-stupro e non sapevano nemmeno di avere una copertura assicurativa generica, di quelle che l'università americana fa in automatico per tutte le allieve che vengono in Italia".

"Le due ragazze sono sconvolte per quanto accaduto, si devono ancora riprendere dal terribile shock. La scuola aveva detto loro che dovevano fidarsi solo ed esclusivamente della polizia e dei carabinieri. Ex post, questo avvertimento suona paradossale. La violenza sessuale non si consuma solo con la violenza fisica o con la minaccia. Si consuma anche, e lo dice il codice penale, abusando delle condizioni di inferiorità psichica o fisica al momento del fatto. E le due ragazze erano in una situazione alterata, anche a causa dell'alcol. In questa fattispecie segnalata dal codice penale il non consenso è implicito", ha proseguito l'avvocato Zanobini.

Secondo il legale, inoltre, esisterebbe poi un'aggravante nei confronti dei due carabinieri, prevista dall'articolo 61 del codice penale, che punisce "il fatto commesso con abuso del potere o con violazione dei doveri inerenti una pubblica funzione: qui siamo di fronte a due pubblici ufficiali che avrebbero dovuto proteggere e non abusare delle ragazze".

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