Sceicchi sauditi pagheranno i restauri dei monumenti di Roma

In tempi di dissesto finanziario per le casse del comune di Roma, per restaurare i monumenti della Capitale scendono in campo anche gli sceicchi sauditi. Dopo l'intervento di alcuni privati italiani come Diego della Valle, anche la monarchia dell'Arabia Saudita, infatti, ha deciso di dare una mano all'amministrazione capitolina costituendo un fondo ad hoc per il restauro di alcuni monumenti della Città eterna. L'accordo formale è stato già sottoscritto tra il principe Sultan bin Salman bin Abdulaziz, nipote del Re saudita, e il sindaco di Roma Ignazio Marino, che si è recato appositamente in visita a Riad in Arabia Saudita. "L'accordo che abbiamo chiuso ha un grandissimo valore, ci consente di coniugare il fund raising per la conservazione del nostro patrimonio culturale e di promuovere il marchio Roma in tutto il mondo" ha spiegato Marino ringraziando le autorità saudite.

"Ringrazio la famiglia reale dell'Arabia Saudita per aver compreso e sostenuto la nostra strategia di rilancio di Roma a livello internazionale, che passa innanzitutto per la valorizzazione del suo inestimabile patrimonio archeologico" ha proseguito il primo cittadino di Roma, aggiungendo: "Mi auguro che l'intesa che stiamo formalizzando sia solo il primo tassello di una lunga e proficua collaborazione". Marino ha consegnato al principe e presidente della commissione saudita per il turismo e le antichità un elenco di monumenti ed aree archeologiche che il Campidoglio ha intenzione di valorizzare tramite il loro restauro. In cambio l'amministrazione capitolina si impegna ad organizzare in Arabia Saudita mostre o a prestare per brevi periodi singole opere d'arte.