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Russia, le Pussy Riot condannate a 2 anni di carcere (VIDEO)

Condannate le tre cantanti: erano finite in carcere dopo essersi esibite in una ‘preghiera anti-Putin’ nella cattedrale moscovita di Cristo Salvatore. In loro favore era iniziata una mobilitazione in Europa e negli Stati Uniti.
A cura di Redazione
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Il trio punk russo Pussy Riot è stato dichiarato colpevole di teppismo motivato da odio religioso e le imputate sono state condannate a 2 anni di carcere. La sentenza è arrivata oggi a seguito di una travagliata vicenda giudiziaria che ha fatto il giro del mondo: le tre donne – Maria Alyokhina, Nadezhda Tolokonnikova e Yekaterina Samutsevich – sono accusate di vandalismo e istigazione all'odio religioso per aver cantato una "preghiera" anti-Putin nella cattedrale moscovita di Cristo Salvatore. Dal carcere dov'è rinchiusa, la leader della band Tolokonnikova aveva così commentato: "Qualunque sia il verdetto, noi e voi stiamo vincendo".

Secondo il giudice Marina Syrova le tre ragazze hanno "pianificato con cura" la performance realizzata il 21 febbraio scorso nella cattedrale moscovita di Cristo Salvatore. La Procura di Mosca aveva chiesto contro le tre giovani, in custodia da 5 mesi, una condanna a 3 anni.

In favore della libertà d'espressione in Europa e negli Stati Uniti è iniziata una campagna per le Pussy Riot e la punta di questa mobilitazione è stato l'appello della rockstar Madonna che durante un concerto in Russia ha chiesto libertà per le giovani artiste. Schierate per la liberazione della band anche Paul McCartney, Moby, Patti Smith, Red Hot Chili Peppers.

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