16 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Roland Garros, debacle azzurra: fuori Fognini, avanza Camila Giorgi

Disastroso avvio di Roland Garros per i tennisti italiani. Sconfitti tutti gli uomini, ha deluso Fognini. Tra le donne fuori Errani, Vinci e Schiavone. Hanno vinto solo Giorgi e Knapp.
A cura di Alessio Morra
16 CONDIVISIONI
Immagine

Non ci siamo. L’Italia del tennis a soli nove mesi dal trionfo di Flavia Pennetta agli US Open, che in una finale tutta azzurra batté Roberta Vinci, si scopre poverissima. Al Roland Garros fin qui è stata un’autentica debacle. Gli uomini hanno perso tutti al primo turno. Delle ragazze se ne sono salvate solamente due: Camila Giorgi, che ha avuto un buon sorteggio, e la Knapp, che ha dato un calcio alla sfortuna che l’ha perseguita e ha sfruttato il ritiro della Azarenka. La delusione è enorme. Ancor più se si pensa che Parigi è sempre stata terra di conquista per i nostri giocatori. Senza andare troppo indietro ai tempi di Pietrangeli (due volte vincitore nel 1959 e nel 1960) e di Adriano Panatta, che quest’anno nel quarantennale della sua vittoria premierà il vincitore (sarà Djokovic?), nel recentissimo passato si trovano la vittoria della Schiavone del 2010 e le finali della stessa Schiavone e di Sara Errani. Oggi invece c’è il vuoto. In Fed Cup dopo decenni di vittorie le ragazze sono retrocesse in B. Dire che qualcosa non va è un eufemismo.

Fognini e co. – Il primo tra gli uomini a perdere è stato Marco Cecchinato, battuto da Kyrgios. Il siciliano ha disputato un buon match con un avversario nettamente superiore. Poi è toccato a Simone Bolelli, che però non aveva chance con il giapponese Nishikori, testa di serie numero cinque. Bolelli rientrava dopo un lungo infortunio e la sconfitta è stata onorevole. Discorso simile per l’ottimo Thomas Fabbiano, lucky loser, che era chiuso nel pronostico da Feliciano Lopez, in campo nel 57esimo slam consecutivo. Potevano e dovevano vincere Fognini, Seppi e Lorenzi. Il ligure è stato sconfitto in tre set da Granollers e ha perso per la terza volta consecutiva al primo turno. Dopo la partita Fabio ha detto che ha bisogno di riposo, non riesce a essere concentrato. Ma non è colpa del matrimonio con la Pennetta che si avvicina, sempre parole sue. A Wimbledon forse non ci sarà, ma intanto la classifica piange. Lorenzi è stato travolto dall’argentino Berlocq, che ha un cognome simile a quello di un archeologo rivale di Indiana Jones, un mastino sì ma di terza fascia. Mentre Seppi, pure lui non al top, ha perso tre set a zero con Gulbis, folle tennista lettone capace di arrivare in semifinale a Parigi due anni fa (batté anche Federer), capace di entrare tra i primi dieci, prima di perdere una quindicina di volte al primo turno.

Ci salva Camila – Sara Errani è in crisi. Fa enorme fatica, probabilmente più a livello mentale che fisico. Nel primo turno era nettamente favorita con la bulgara Pironkova, avvenente come una Bond Girl, forte sull’erba, ma non sul rosso. Risultato 6-3 6-2 per la Pironkova. Male anche la Vinci, che era pure la settima testa di serie. Anche lei dice di essere stanca e a Roma ha parlato di possibile ritiro a fine stagione. Non pensa al ritiro Francesca Schiavone, trentaseienne leonessa azzurra, che ha disputato un eccellente incontro con la Mladenovic, che però è giovane ed è pure brava. Ha vinto invece Camila Giorgi. L’italo-argentina, che da qualche settimana ha dei problemi con la federazione, ha superato in due set Alize Lim, giocatrice francese assai bella ma scarsa, che si è fatta notare più per il suo completino particolarissimo. Ha superato il turno anche la Knapp, che ha sfruttato il ritiro della Azarenka, numero quattro del mondo, che si è ritirata nel terzo set. Il panorama non è bello. Magari Camila e Karin potranno far uscire un po’ di sole all’orizzonte azzurro. Ma c’è da riflettere. La federazione deve farsi un esame di coscienza. Perché all’orizzonte giovani non se ne vedono e qualcosa in tutti questi anni, in cui soprattutto le ragazze portavano a casa titoli importantissimi, dall’alto è stato sbagliato.

16 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views