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Renzi: “Modifiche alla legge Fornero in autunno, serve più flessibilità”

Il Premier promette maggiore flessibilità in uscita del lavoro nella legge di stabilità.
A cura di Antonio Palma
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Il Governo è pronto a modificare la legge Fornero sulle pensioni dopo le elezioni amministrative e in particolare in autunno. Lo ha annunciato questa mattina il Presidente del Consiglio Matteo Renzi a margine della direzione del Pd convocata di buon mattino alla sede nazionale del Nazareno a Roma. La modifica della legge Fornero "è un tema vero, che c'è. Però se lo diciamo adesso sembra che sia un'operazione di campagna elettorale" ha spiegato Renzi, assicurando: "sono molto ottimista che si possa fare durante la Legge di Stabilità. Quindi a ottobre o novembre". In particolare l'idea sarebbe quella di dare maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro come promesso spesso dal Premier. "Il tema di riuscire a dare un pochino più di flessibilità alla Fornero è un tema vero e sono molto ottimista che si possa fare durante la Legge di Stabilità" ha sottolineato infatti Renzi.

Il Premier poi si è soffermato anche sul decreto dei rimborsi ai pensionati dopo la sentenza della Consulta che ha sancito l'incostituzionalità della legge varata proprio dal governo Monti. "Abbiamo recuperato 2 miliardi di euro e li diamo a quei 4 milioni di cittadini che ne hanno titolo, abbiamo fatto il massimo possibile" ha spiegato Renzi, dicendosi sicuro che l'operazione nom influirà sul voto delle prossime elezioni regionali. "Non credo che ci siano ricadute sulle Regionali. Non mi pare che ci sia un problema. Anzi sulle pensioni credo che oggettivamente sia stata fatta veramente un'ottima operazione" ha sottolineato infatti il Premier.

Contro il provvedimento sui rimborsi ai pensionati però ancora una volta si sono schierati i sindacati. "Con l'una tantum e la rivalutazione a partire dal 2016 si restituiscono solo in minima parte i soldi ai pensionati" ha sottolineato ad esempio il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, che giudica la risposta del governo alla sentenza della Consulta "insufficiente". "Serve un programma per avvicinare le rivalutazioni a quello che dovrebbe essere. Certo il sindacato si rende conto che non si poteva trovare una risposta immediata e completa, servirebbe una cifra pari a una finanziaria" ha però ammesso Furlan, accogliendo con favore anche la flessibilità in uscita dal lavoro promessa dal governo. "Lo chiediamo da tempo, per questo abbiamo indicato la necessità di aprire un confronto" ha concluso la sindacalista.

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