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Regione Sicilia e conti in rosso, Crocetta annuncia tagli per un miliardo

Il Presidente della Regione Sicilia annuncia un corposo piano di tagli e di revisione della spesa pubblica a causa di un buco di bilancio di cinque miliardi di euro.
A cura di Antonio Palma
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Regione Sicilia e conti in rosso, Crocetta annuncia tagli per un miliardo

Vigilia di Natale in consiglio regionale per il neo governatore della Sicilia Rosario Crocetta alle prese con un dissesto finanziario lasciato dalle amministrazioni precedenti. Un bilancio in rosso che dovrà essere ripianato a forza di tagli anche pesanti per spese e servizi. "In bilancio prevediamo già un miliardo di tagli" ha detto lo stesso Presidente della Regione all'Ars illustrando il suo programma di governo per il 2013. Insomma per la Sicilia l'anno nuovo sarà costellato di sacrifici con i siciliani costretti a stringere ancora di più la cinghia. Oltre al buco di bilancio regionale di cinque miliardi illustrato nei giorni scorsi dall'assessore Luca Bianchi, infatti il governo dell'Isola deve fare i conti con i dissesti di numerosi comuni anche di grandi dimensioni a cominciare da Messina che deve ripianare 240 milioni di euro di passivo. "Se crolla Messina, è in pericolo anche la Regione” ha spiegato Crocetta non nascondendo la preoccupazione anche per altri grossi centri siciliani che sono pronti ormai a dichiarare bancarotta e a portare i libri contabili in tribunale. "Mantenere il livello di spesa che abbiamo finora sostenuto significa aumentare l’indebitamento, invece noi abbiamo due obiettivi, diminuire l’indebitamento ed evitare che se ne produca altro” ha spiegato crocetta annunciando il piano di tagli.

Bisogna eliminare la mafia dagli appalti – "L'amministrazione regionale finora, tranne rare eccezioni, ha mostrato il suo volto peggiore, è stata inefficace e inefficiente, serve un'amministrazione più snella e meno costosa" ha spiegato Crocetta in aula all'Ars annunciando una spending review su tutta l'amministrazione regionale e su Palazzo dei Normanni con maggiori controlli sulle spese sostenute e una rimodulazione dei costi. Crocetta ha puntato il dito soprattutto su alcuni aspetti degli sperperi pubblici, la sanità, gli appalti, la formazione e le consulenze, frammisti agli interessi mafiosi. "Bisogna eliminare la mafia dagli appalti, subappalti e forniture, bisogna creare le white list, con i nomi delle imprese pulite" ha tuonato Crocetta, annunciando che per il futuro non si farà più ricorso ai consulenti esterni che "serviranno solo in casi di altissima specializzazione". Non solo tagli però, Crocetta ha promesso anche "un grande piano per le infrastrutture, che riuscirà ad abbattere i tempi di percorrenza tra le principali città dell'Isola" perché "dopo i tagli, sarà il momento di lavorare allo sviluppo, che si fonderà sull'utilizzo dei Fondi europei, sulle energie alternative e sull'internazionalizzazione della Sicilia".

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