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Rapporto Federalberghi: Italia troppo cara, gli italiani scelgono l’estero

In leggera ripresa il numero delle persone che andranno in vacanza anche se il dato è trainato dai nostri connazionali che preferiranno mete straniere mentre l’Italia resta al palo.
A cura di Redazione
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Ventottomilioni di italiani andranno in ferie quest'anno (o ci sono già andati) mentre 30 milioni resteranno a casa (il 58% dei quali a causa di motivi economici). Colpa della crisi ma anche del maltempo che attanaglia la penisola. Dal punto di vista del giro d'affari appare timidamente un segno più con 17 milardi di euro spesi per le vacanze rispetto ai 16,2 del 2013 (un incremento pari al 4,6%) che però non colma i quindi punti percentuali in meno rispetto al 2011.

E' quanto emerge da uno studio commissionato da Federalberghi commentato così dal suo presidente Bernabò Bocca: "L'esodo del primo week end di agosto rischia quest'anno di vedere gli aeroporti pieni, ma le autostrade vuote. Il turismo tiene con gli stranieri, c'è un + 2,5% di presenza straniera, mentre le famiglie italiane sono sempre più costrette a rinunciare o a ridurre la durata delle vacanze". In altri termini sebbene gli italiani che andranno in vacanza saranno 1,2 milioni in più rispetto all'estate 2013 (che aveva fatto registrare "solo" 26,8 milioni di connazionali in partenza) rimane una cifra ben inferiore ai 33,2 milioni del 2011. Una scelta forzata in tempi di crisi che porta i vacanzieri del bel Paese a rimanere sì tra i confini nazionali (22,7 milioni di italiani ovvero l'81% del totale) ma anche a cercare mete più low cost all'estero rispetto ad un'Italia che risulta il paese più caro del Mediterraneo. Saranno infatti oltre 5 milioni quelli che sceglierenno mete estere rispetto ai 3,6 dello scorso anno.

Un dato specchio dei tempo che vede il turistmo italiano al palo con una crescita di sole 600 mila persone che scelgono l'Italia come meta delle proprie vacanze. Cresce l'estero arretra il bel paese. Colpa del maltempo do giugno/luglio, certo, ma anche di politiche di prezzi esorbitanti e mancanza di politiche adeguate. Scelte che si riverasano sui viaggiatori e che fanno segnare un -9% di partenti a Giugno e un -14% ad agosto, ovvero meno 800 mila italiani nel bimestre (da 9,4 milioni nel 2013 a 8,6 milioni nel 2014). Il 29,2% lo sceglie rispetto al 30,6% del 2013.

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