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Quali sono gli effetti della guerra sui bambini siriani?

Più della metà dei bambini siriani non è mai andato a scuola e i due terzi non hanno accesso all’assistenza sanitaria pediatrica. Una situazione che rischia di mettere a repentaglio il loro futuro.
A cura di Mirko Bellis
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Siria, bambini, salute
Bambini ad Aleppo si riscaldano con un fuoco improvvisato (Getty Images)

In ogni conflitto i bambini sono tra i gruppi più vulnerabili e la guerra in Siria non fa eccezione. Gli oltre cinque anni di combattimenti che insanguinano il Paese mediorientale stanno influendo pesantemente sulla salute fisica e mentale dei più piccoli. La mancanza di accesso a qualsiasi programma di vaccinazione – denuncia la Society for Disaster Medicine and Public Health – la poca o nulla istruzione ricevuta, l’aver perso uno o in alcuni casi entrambi i genitori, segneranno per sempre il futuro dei bambini siriani.

Lo studio, realizzato dal dottor Abdallah Mohamed Elsafti assieme ad altri colleghi, mette in evidenza i principali problemi dei minori in guerra e solleva gravi preoccupazioni sull'impatto a lungo termine non solo sui bambini che attualmente si trovano in Siria, ma anche su quelli che sono riusciti a scappare. Dal 2011, la guerra civile siriana ha portato ad una delle più complesse emergenze umanitarie della storia e l’obiettivo dei ricercatori è stato proprio quello di documentare l'impatto del conflitto sulla condizione familiare, educativa e medica dei bambini siriani. I medici hanno visitato nel maggio 2015 numerose famiglie che vivevano nei quattro governatorati (province) del nord della Siria. Hanno raccolto le testimonianze di oltre mille bambini provenienti da Aleppo, Idlib, Hama e Latakia. I risultati dello studio sono drammatici: un bambino su cinque non ha più una casa ed è costretto a vivere in rifugi improvvisati, senza avere accesso all'acqua potabile e servizi igienici adeguati. A questo bisogna aggiungere anche la mancanza di un’alimentazione adeguata alla loro crescita. Il cinque per cento ha perso i genitori e più della metà dei bambini in età scolare non è mai andato a lezione. Secondo un altro degli autori della ricerca, Gerlant van Berlaer, un pediatra in situazioni d’emergenza, la situazione critica in cui vivono i bambini siriani avrà conseguenze per i prossimi decenni.

Alla brutalità e violenza quotidiane, per i più piccoli si aggiungono anche gli effetti della mancanza di vaccinazioni e la scarsa disponibilità di medici. Non è rimasto più nessun pediatra a eseguire le vaccinazioni sui bambini, denunciano questi medici. Negli ultimi cinque anni – continua lo studio –  più di 300.000 bambini siriani sono venuti al mondo già sfollati o rifugiati e, nella maggior parte dei casi, non sono stati vaccinati. “Due terzi dei bambini esaminati nel nostro studio hanno mostrato segni di malattie infettive”, afferma van Berlaer. I risultati della ricerca, in linea con quelli pubblicati dall'Unicef e dall'Organizzazione mondiale della sanità, sollevano serie preoccupazioni sugli effetti della malnutrizione o di malattie facilmente prevedibili. La mancanza di un’accurata vaccinazione per prevenire infezioni ed epidemie – fanno notare gli autori dello studio – avrebbe conseguenze non solo sui bambini che si trovano ancora in Siria, ma anche su quelli che sono riusciti a fuggire nei Paesi vicini o in Europa e sono costretti a vivere come profughi.

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