Pm punita per gli apprezzamenti su Garko, Csm le dà ragione. Ma lei non vuole più il caso

Aveva agito forse con leggerezza commentando con alcune amiche su Facebook la bellezza dell’attore Gabriel Garko, ascoltato come testimone nel caso dell’esplosione nella villetta a Sanremo in cui Garko alloggiava nei giorni del Festival e che era costato la vita a una donna. Per questo la pubblico ministero Barbara Bresci si era vista togliere l’inchiesta dal procuratore di Imperia ed era anche finita sotto inchiesta disciplinare. Ora il Csm le ha dato almeno in parte ragione, bocciando la revoca dell’indagine. Sia pure motivata da “comprensibili preoccupazioni”, la sottrazione dell’inchiesta “non è conforme alle previsioni dell’ordinamento”, fa sapere la Settima Commissione. Se mercoledì prossimo arriverà l’ok del plenum, il capo della Procura potrebbe essere invitato a tornare sui suoi passi.

“Non nutro alcun attaccamento al fascicolo processuale” – Ma a quanto pare la pm non ha più alcun interesse a tornare su quella indagine. “In ogni caso, quell’indagine, non la rivorrei”, avrebbe confidato Bresci a una collega amica, secondo quanto scrive Il Corriere della Sera. “Io tengo solo a tutelare la mia professionalità. Non nutro alcun attaccamento al fascicolo processuale”, aveva già detto a maggio la pm. Nella stessa occasione Bresci aveva ribadito di aver scritto quei commenti su Gabriel Garko a una platea limitata di amici, su una bacheca privata di Facebook.

I commenti su Garko su Facebook – La pm aveva partecipato ai sopralluoghi nella villetta di Sanremo e stava seguendo gli sviluppi dell’indagine: Garko era persona coinvolta nell’indagine ma ciò non avrebbe impedito alla pm di parlare dell’attore su Facebook. “Ma davvero è così bello?”, le chiedeva l’amica. “Sì”, rispondeva lei, “È tanta roba anche se acciaccato e in pigiama”.