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Papa Francesco: “È intollerabile il dominio della finanza sui popoli”

Bergoglio lancia un nuovo anatema contro il denaro e la corruzione: “Non possiamo tollerare più a lungo che i mercati finanziari governino le sorti dei popoli piuttosto che servirne i bisogni”, così a un convegno di Giustizia e pace.
A cura di Susanna Picone
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Corruzione e denaro, ancora una volta questi due dei temi toccati da Papa Francesco in occasione di un convegno di Giustizia e Pace e durante la messa di Santa Marta. Ai partecipanti del convegno “Investing for the poor” in Vaticano, Bergoglio ha spiegato che non è più tollerabile il dominio della finanza sui popoli: “Non possiamo tollerare più a lungo che i mercati finanziari governino le sorti dei popoli piuttosto che servirne i bisogni, o che pochi prosperino ricorrendo alla speculazione finanziaria mentre molti ne subiscono pesantemente le conseguenze”. È importante – secondo Francesco – “che l'etica ritrovi il suo spazio nella finanza e che i mercati si pongano al servizio degli interessi dei popoli e del bene comune dell'umanità”.

Papa Francesco contro i danni della corruzione

Papa Francesco ha parlato della speculazione sui prezzi alimentari che “è uno scandalo che ha gravi conseguenze per l’accesso al cibo dei più poveri”.  Il Papa ha inoltre chiesto che i Governi di tutto il mondo si impegnino a sviluppare un quadro internazionale in grado di promuovere il mercato dell'investimento ad alto impatto sociale, in modo da contrastare l'economia dell'esclusione e dello scarto. Per il Papa i danni della corruzione, dei corrotti, “corrotti economici, corrotti politici o corrotti ecclesiastici”, li pagano i poveri: durante la messa a Santa Marta Bergoglio ha parlato di corruzione commentando il brano biblico di Nabot che non voleva vendere la sua vigna al re Acab. “Tutti siamo tentati dalla corruzione”, ha spiegato Francesco parlando di un peccato sempre in agguato.

Papa Francesco: “Orrore per piaga traffico essere umani”

Nel corso dell'udienza in Vaticano all'arcivescovo di Canterbury Justin Welby, primate della Chiesa anglicana, Papa Francesco ha invece parlato dell’”orrore di fronte alla piaga del traffico di esseri umani e alle diverse forme di schiavitù moderna”. Bergoglio ha esortato a “perseverare nella lotta alle nuove forme di schiavitù, confidando di poter contribuire a dare sollievo alle vittime e a contrastare questo tragico commercio”. A tal proposito Francesco ha menzionato anche “le significative attività di cooperazione avviate sia in campo ecumenico sia con autorità civili e organizzazioni internazionali”.

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