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Pakistan: minacciato di morte dagli estremisti islamici per i suoi baffi

Un imprenditore pakistano è stato rapito dai militanti islamici, minacciato di morte e costretto a cambiare città solo a causa dei suoi lunghi baffi.
A cura di Antonio Palma
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Rapito dagli estremisti islamici, che lo minacciano di morte, e costretto anche a cambiare città a causa dei suoi baffi, è quello che è accaduto ad un imprenditore di 48 anni del Pakistan, Malik Amir Mohammad Khan Afridi. L'uomo da tempo ormai coltiva i suoi lunghi baffi  che sono arrivati ad una lunghezza di 76 centimetri,  ma ora però sono minacciati dai militanti islamici che lo hanno avvertito più volte:  o se li taglia o sarà ucciso. Malik Amir Mohammad Khan Afridi è molto affezionato ai suoi baffi e impiega ogni giorno circa 30 minuti per lavarli, pettinarli, oliarli e intrecciarli ad arco. Grazie a quei baffi molto particolari infatti Afridi qualche tempo fa era diventato una celebrità in Pakistan ma con la celebrità è arrivata anche l'attenzione dei gruppi armati che hanno iniziato ad interessarsi a lui.

Escalation di minacce – Prima è finito nelle mani dei militanti di Lashkar-e-Islam, che gli chiesero cinquecento dollari al mese in cambio di protezione, poi sempre più minacce fino a quando alcuni uomini  fecero irruzione nella sua abitazione, lo rapirono, e lo tennero prigioniero in una grotta per un mese, rilasciandolo solo quando accettò di tagliarsi i baffi. "Le persone mi hanno sempre rispettato. E' la mia identità" ha spiegato l'imprenditore ricordando che per secoli i baffi sono stati un simbolo di virilità e autorità nella regione ma con l'arrivo degli estremisti islamici ora si chiede di tagliarli e di preferire al loro posto la barba lunga.

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