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Monti: “Renzi segue la mia linea politica, non è di sinistra”

L’ex Premier rivendica le affinità tra il suo governo e quello attuale spiegando: “Renzi non è di sinistra ma questo è un vantaggio”.
A cura di Antonio Palma
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Renzi non è né di sinistra né di destra, ma sta seguendo la linea politica di centro indicata dal governo Monti, ne è convinto l'ex Premier Mario Monti che, ospite della trasmissione tv Agorà su RaiTre, ha rivendicato le affinità tra il suo governo e quello attuale. "La linea che Renzi sta affermando vigorosamente e con capacità di politica è la linea del mio governo adattata ad una situazione in cui non c'è più emergenza finanziaria, per fortuna di Renzi e nostra" ha affermato infatti il Senatore a vita, ricordando che i punti chiave del suo Esecutivo erano "mantenere disciplinati i conti e fare riforme strutturali per la crescita, avendo voce in Europa". Al conduttore che gli chiedeva se Renzi fosse un Premier di sinistra, Monti ha assicurato: "Nel senso della visione del sistema economico-sociale, no. Questo è un vantaggio, non perché sia un vantaggio non essere più di sinistra, ma perché credo sia un importante passo verso la modernizzazione rendersi conto che oggi, più dell'asse destra-sinistra, è determinante l'asse conservazione-riforme". Non è questione di "perdere le proprie radici culturali ed emotive" ha insistito Monti, argomentando: "A un Pd che fosse sicuramente di sinistra e quindi conservatore dei valori della sinistra, preferisco un partito certamente più nebuloso e non schierato nello schema destra-sinistra come è quello guidato da Renzi".

Monti: "Con Scelta civica ho fermato Berlusconi al Quirinale"

"Nel finire del 2012 ho chiesto a Bersani se era disposto a fare un Pd non preda di Fassina e della Cgil e mi disse di no. Allora sentii il dovere di fare Scelta Civica" ha ricordato il senatore. Un progetto oggi quasi al tramonto, ma che ha ottenuto un buon risultato alle elezioni politiche ha ricordato Monti. "Sono molto contento del risultato ottenuto alle Politiche che ha trasformato l'Italia e l'ha tenuta su una linea europeistica e di avanzamento delle riforme, come non sarebbe successo se avesse vinto Berlusconi o un Pd condizionato dalla Cgil o da Fassina" ha spiegato l'ex premier, sottolineando: "Il partito che ho fondato ha avuto il merito di fermare Berlusconi, senza di noi oggi lui sarebbe presidente della Repubblica". "Io con le mie politiche di rigore ed europeiste vinsi la doppia sfida di evitare due mali. Renzi vinca ora quella di realizzare due beni: riformi l'Italia per realizzare l'Europa" ha concluso Monti.

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