Migranti, nuova tragedia: affonda barcone, morte 12 persone, anche 3 bimbi

Una nuova tragedia, l’ennesima, nel Mar Egeo. Almeno 12 persone, tra cui 3 bambini, sono morte in un naufragio avvenuto stamani al largo della costa turca di Smirne. Lo riporta l'agenzia Anadolu spiegando che la guardia costiera ha tratto in salvo altri 28 migranti, ma le ricerche di eventuali dispersi continuano, visto che non è chiaro quante fossero le persone a bordo. Tra le persone salvate, una donna in stato di ipotermia e un'altra con un braccio rotto sono state ricoverate in ospedale. E’ probabile che il barcone, sul quale viaggiavano perlopiù siriani, si sia rovesciato perché sovraccarico. Secondo le autorità era partito dalla zona costiera turca di Foca e si stava dirigendo a nord, verso l'isola greca di Lesbo. Nelle operazioni di soccorso sono stati impiegati 3 mezzi navali e un elicottero. L'agenzia Dogan scrive che tra le vittime vi sarebbero quattro donne, di cui una incinta, e tre bambini.

Le autorità turche hanno comunicato che nel corso del 2015 la propria Guardia costiera ha salvato 91.611 migranti nel mar Egeo. Un drammatico aumento rispetto all'anno precedente, quando le persone tratte in salve erano state appena 14.961. Secondo le cifre forniti da Anakra, quelli che nel 2015 hanno perso la vita nel tratto di mare tra Turchia e Grecia sono stati 279, anche se i numeri riguardano solo i decessi confermati dalle stesse autorità turche e risultano dunque assolutamente inferiori rispetto a quelli forniti dalle ong internazionali come l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), che ne calcola invece 805. I mesi di picco per gli interventi di soccorso della Guardia costiera turca sono stati quelli estivi, con un terzo dei salvataggi avvenuti tra luglio e agosto. E allarme non cessa neppure in questi primi 20 giorni del 2016, con 2.152 migranti soccorsi e 36 morti già registrati dalle autorità marittime turche in meno di tre settimane, ai quali si aggiungono i 12 del naufragio odierno.