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Migranti, Juncker: “L’Europa che voglio non è quella dei muri”

Per il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker l’Europa “fallisce se la paura prende il sopravvento”. Oggi l’emergenza migranti sarà uno dei temi al centro dei colloqui che si svolgeranno a Berlino tra Angela Merkel e François Hollande.
A cura di Susanna Picone
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“L'Europa in cui voglio vivere non è quella dei muri contro i profughi”: a dirlo, in un intervento pubblicato dal quotidiano Repubblica, è il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. Parlando dei migranti il numero uno dell'esecutivo di Bruxelles si scaglia contro il populismo di alcuni Stati dicendo che “questa gente fugge dalla guerra e dalla disperazione”. “Considero l'Europa una comunità di valori di cui possiamo andar fieri, ma raramente lo siamo. In Europa vantiamo i massimi standard mondiali di accoglienza dei profughi, mai rifiuteremmo asilo a chi necessita della nostra tutela, lo stabiliscono le nostre leggi e gli accordi stipulati. Mi preoccupa però il fatto che l'accoglienza sia sempre meno radicata nei nostri animi. Quando parliamo di migrazioni parliamo di esseri umani, come noi, solo che queste persone non possono vivere come noi perché non hanno avuto la fortuna di essere nati in una delle regioni più ricche e più stabili del mondo. Parliamo di persone costrette a fuggire dalla guerra in Siria, dal terrore dell'Is in Libia, o dalla dittatura in Eritrea”, scrive Juncker sottolineando che l'Europa “fallisce se la paura prende il sopravvento. L'Europa fallisce quando gli egoismi hanno più voce della solidarietà presente in ampie porzioni della nostra società”.

Emergenza migranti oggi al centro dei colloqui tra Merkel e Hollande – Intanto l’emergenza rifugiati arriva oggi sul tavolo franco-tedesco. Nel pomeriggio la cancelliera tedesca Angela Merkel riceverà a Berlino il presidente francese Francois Hollande con il quale farà il punto sulla crisi dei migranti in Europa. Dopo l’incontro tra i due leader, programmato alle 17, ci sarà un vertice con il presidente ucraino Petro Poroshenko, cui seguirà una conferenza stampa e una cena di lavoro. Ieri il vice-cancelliere socialdemocratico tedesco Sigmar Gabriel aveva definito l'attuale crisi dei rifugiati come “la sfida più importante che la Germania si trova ad affrontare dai tempi della Riunificazione”.

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