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Macabro ritrovamento in Messico: corpi decapitati e teste infilate nei sombrero

I corpi delle tre vittime avvolti in sacchi con nastro adesivo e scaricati in strada.
A cura di A. P.
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Rapiti, uccisi e infine decapitati prima di essere avvolti in sacchi con nastro adesivo e scaricati in strada insieme alle loro teste messe all'interno dei tradizionali cappelli messicani. È il macabro ritrovamento avvenuto nelle scorse ore in Messico, nella città di Xalapa, nello stato di Veracruz, già triste scenario di altri delitti orrendi. Le vittime sono due fratelli di 27 e 31 anni, Juan Salvador Patiño Leon, e Jorge Luis, e la fidanzata di un di loro, la 28enne Denisse Yazaret Morales Juárez.

Secondo quanto riportano i media locali, i tre erano spariti nel nulla il 12 settembre scorso quando i familiari ne avevano denunciato la scomparsa. I loro corpi sono stati fatti trovare solo diversi giorni dopo in pieno centro città. I cadaveri erano in sacchi neri  avvolti con del nastro adesivo e su di loro erano appoggiate le teste con sopra i sombreri , i tipici cappelli messicani, con i colori del Paese , in vendita in questi giorni in occasione della festa nazionale.

Al momento non si sa il motivo del macabro delitto e dell'accanimento sui corpi ma lo stato di Veracruz da alcuni anni è diventato uno dei più violenti del Messico e teatro di feroci omicidi dopo che il cartello di trafficanti di droga Los Zetas ha iniziato ad utilizzare la zona per le sue operazioni di contrabbando di droga.

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