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M5s contro Fazio: “Gioca sporco sul referendum, si dimetta e vada a lavorare a L’Unità”

Duro attacco del MoVimento 5 Stelle al giornalista di RaiTre dopo la vicenda dello spazio concesso al Presidente del Consiglio per il referendum costituzionale: “I responsabili della sua trasmissione ci hanno contattato settimane fa per imporci le loro condizioni: o viene uno tra Grillo, Casaleggio, Raggi e Appendino o non se ne fa nulla. Una proposta irricevibile”.
A cura di Redazione
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Quando mancano due settimane al referendum sulla riforma della Costituzione che porta la firma del Presidente del Consiglio Matteo Renzi del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, si infiamma lo scontro politico e istituzionale. Oggi però si è aperto un nuovo fronte polemico, che vede coinvolto il conduttore e giornalista Fabio Fazio, reo di aver dato uno spazio eccessivo a Matteo Renzi, nel corso della sua trasmissione su Rai Tre “Che Tempo Che Fa”.

Ad attaccare duramente Fazio, oggetto di una verifica da parte dell’AgCom (che sta valutando se siano state commesse infrazioni al regolamento della par condicio, per quel che concerne lo spazio riservato ai partiti in campagna elettorale), è il MoVimento 5 Stelle, con un post durissimo pubblicato sul blog di Beppe Grillo.

Ecco cosa scrivono i parlamentari grillini:

Fazio a pochi giorni dal voto del 4 dicembre si è mostrato una volta di più per quello che è: un militante del Pd. Prima ha invitato Matteo Renzi a “Che tempo che fa” nell’orario di punta degli ascolti, subito dopo i Coldplay, gruppo musicale di grandissimo seguito, e poi ha ignorato completamente il M5S, principale forza d’opposizione e prima forza politica del Paese.

Se non avessimo mandato un esposto all’Agcom tre giorni fa con il nostro presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico, Fazio non avrebbe nemmeno invitato un esponente del NO per rispettare la par condicio. Dopo il nostro esposto ha continuato ad ignorare il M5S e ha invitato l’avversario più comodo per il Governo: Matteo Salvini. Renzi avrà così gioco ancora più facile a identificare il NO al referendum con la vecchia politica e gli estremisti, mentre al M5S non sarà data voce sul servizio pubblico.

Per mettere le mani avanti, Fazio ha giocato ancora più sporco. I responsabili della sua trasmissione ci hanno contattato settimane fa per imporci le loro condizioni: o viene uno tra Grillo, Casaleggio, Raggi e Appendino o non se ne fa nulla. Una proposta irricevibile, dato che nessuno dei quattro ha seguito in parlamento la riforma costituzionale. Perché non invitare Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Roberto Fico o Alessandro Di Battista? Molto semplice: per il Presidente del Consiglio, che continua a scappare da un confronto diretto con loro, i nostri parlamentari sono troppo pericolosi perché dicono la verità. Fazio non invita gli esponenti del MoVimento per fare un favore a Renzi, un atteggiamento ignobile e censorio, indegno del servizio pubblico. Se Fazio vuole continuare a fare il militante piddino si dimetta e vada a lavorare per l'Unità, la TV pubblica è per giornalisti imparziali e onesti.

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