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Livornese finge di essere stato rapito per chiedere 500 euro di riscatto alla madre: arrestato

Un 44enne con problemi di tossicodipendenza è stato arrestato dopo aver tentato, insieme a un complice, di estorcere 500 euro alla madre finendo di essere stato rapito.
A cura di Davide Falcioni
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Un uomo di Livorno di 44 anni con problemi di tossicodipendenza è stato arrestato con l'accusa di estorsione dopo aver finto il suo rapimento allo scopo di strappare denaro alla madre 74enne. L'uomo telefonava all'anziana donna e, con un improbabile accento siciliano, le annunciava che se non avesse sborsato mille euro il figlio sarebbe stato sventrato e mutilato. Il protagonista della vicenda si è avvalso della complicità di un trans brasiliano di 24 anni (legato al livornese da una storia d’amore) e di un pakistano di 33 anni. Non è escluso che la vicenda possa aver avuto dei pregressi, dal momento che l’anziana ha spiegato di essere stata vittima nel corso degli ultimi anni di diversi raggiri, per un totale di circa 30mila euro.

Ma andiamo con ordine: ieri pomeriggio intorno alle 15 la madre del 44enne è arrivata in Questura per denunciare il sequestro del figlio, che da due giorni era letteralmente sparito. L'anziana spiega alla polizia di aver ricevuto telefonate minacciose, chiamate che arrivano anche in quel momento e che vengono immediatamente registrate dagli agenti. I presunti rapitori chiedono mille euro di riscatto da depositare sulla Postepay del figlio. La polizia sospetta che si tratti di un raggiro e invita la donna a resistere e non pagare: la richiesta, infatti, nel giro di pochi minuti scende fino a 360 euro, per poi risalire a 500 euro. Come se non bastasse gli inquirenti – sempre tramite la madre del 44enne – convincono il rapitore a farsi consegnare il denaro in un bar anziché sulla Postepay. Lui ingenuamente accetta senza esitazioni. Il luogo fissato sarà un kebab lungo l’Aurelia a Torre del Lago: è lì che la donna consegnerà la busta con i 500 euro (banconote false e segnate) alle 23.30 dello stesso giorno, mentre il locale è già circondato di volanti della polizia in borghese.

Il 44enne insieme al trans arriva poco dopo che la busta è stata consegnata al complice e viene fermato proprio mentre conta le banconote. I due sono stati arrestati e condotti nel carcere di Lucca.

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