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Libri, nel 2014 800mila lettori in meno. Il 60% degli italiani non legge

Analisi amara sul fenomeno della lettura scattata dall’Associazione italiana editori. La percentuale di chi legge libri in Italia è scesa al 41,1% del 2014, le donne leggono più degli uomini, e al nord lo si fa di più che al sud.
A cura di Biagio Chiariello
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Gli italiani non leggono più. E non è certo una novità. Ma se aggiungiamo che lo scorso anno sono uscite dal mercato della lettura quasi 820mila persone, con un saldo negativo del -3,4 per cento, il dato diventa ancora più preoccupante. A diffonderlo è l'Aie, l'Associazione italiana editori, in occasione della presentazione dell'iniziativa #ioleggoperché, che intende promuovere il valore dei libri. Lo studio, realizzato su dati Istat sulla popolazione sopra i 6 anni, escludendo i libri scolastici, evidenzia che in termini assoluti la lettura riguarda circa 23,8 milioni di italiani. La percentuale di chi legge libri in Italia è scesa dal 43% del 2013 al 41,1% del 2014. Mentre quasi il 60% degli italiani non legge neanche un libro.

Donne leggono più degli uomini, al nord lo si fa di più che al sud

A livello geografico, nel Settentrione si legge più del Mezzogiorno anche se nel 2014 si registrano cali soprattutto nel nord-est (-4,2%) e nel nord-ovest (-3,6%). La palma dei lettori più assidui va ai giovani: legge almeno un libro l'anno il 53,5% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, il 51,1% di quelli tra i 15 e i 17 anni, il 51,7% dei 18-19enni. Nella sua ricerca l’Aie ha considerato la popolazione italiana sopra i 6 anni, ma ha escluso i libri scolastici. Nel 2014 sono calati del -6,6% anche i lettori “deboli”, cioè coloro che leggono tra uno e tre libri l'anno. Le donne leggono più degli uomini (il 48% dei lettori contro il 34,5% degli uomini), anche se nel 2014 hanno comunque perso l'11,8%o rispetto all'anno precedente.  "Quasi il 60% degli italiani non legge neanche un libro all'anno – ha spiegato il presidente di Associazione italiana editori, Marco Polillo – significa che davanti a noi abbiamo una platea sterminata di persone da convincere al fatto che leggere non è una cosa faticosa come i più ritengono, ma è importante, divertente e utile e va coltivata con passione".

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