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Le Università telematiche sono troppo facili? Il ministero dell’Istruzione indaga

Il titolare del Miur, Maria Chiara Carrozza, ha inaugurato una commissione di indagine sugli 11 atenei telematici presenti nel nostro Paese per valutarne il livello qualitativo dell’offerta formativa. Entro 2 mesi sarà prodotto un documento che risponderà alla domanda: Conviene iscriversi ad un’università online?
A cura di Biagio Chiariello
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E' un luogo comune sicuramente duro a morire: per quanto equiparate in tutto e per tutto a quelle tradizionali, le lauree conseguite nelle università telematiche sono più facili e meno pesanti di quelle degli atenei tradizionali. Anche per questo motivo al Miur hanno cominciato a prendere sul serio la problematica e a cercare di capire se in questi luoghi di cultura vengano chiesti livelli di preparazione adeguati a chi vuole diventare un "dottore". Istituite con il decreto ministeriale del 17 aprile 2003 firmato dall'allora ministro dell'Istruzione Letizia Moratti e dal titolare al dicastero dell'Innovazione Tecnologica Lucio Stanca, in Italia secondo il portale unitelematiche.it ne esistono già undici, molte più che in ogni altro paese europeo. E, nel complesso,gli studenti online costituiscono poco più del 2% dell’intera popolazione studentesca universitaria del nostro Paese. Numeri di cui tener conto anche e sopratutto alla luce del penultimo rapporto del Cnvsu (il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario), di tre anni fa, manifestava parecchi dubbi sull'efficacia e competenza degli atenei telematici operanti in Italia. "E' davvero modesta la percentuale di immatricolati con voto di maturità elevato nelle università telematiche", si legge nel Rapporto 2011.

Una commissione per valutare le università telematiche –  E così, come scrive anche Repubblica, nelle stanze del Ministero dell'Istruzione si sta pensando ad una Commissione di studio sulle problematiche relative alle Università telematiche, con l’incarico di formulare una serie di proposte di intervento "per tutelare la qualità dell’offerta formativa". E’ quanto prevede il decreto firmato nei giorni scorsi dal Ministro Maria Chiara Carrozza. La commissione di studio, senza oneri per l’amministrazione, sarà composta dal Prof. Stefano Liebman, Professore ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università commerciale “Luigi Bocconi” di Milano; dal Prof. Marco Mancini, Rettore dell’Università della Tuscia di Viterbo e Presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane e dalla dott.ssa Marcella Gargano, Vice Capo di Gabinetto del Miur. Entro due mesi dall'insediamento la Commissione dovrà rispondere ad una serie di domande: gli atenei online sono davvero affidabili? O sono troppo facili come si va dicendo?

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