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Lascia il figlio di 3 mesi da solo in macchina per andare a comprare videogiochi

In una giornata caldissima, ha lasciato il proprio bambino in lacrime da solo in auto (coi finestrini chiusi), per andare a comprare videogames in un negozio di Richmond, in California. A documentarlo è un video pubblicato su Facebook e divenuto virale.
A cura di B. C.
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Lascia il suo bambino di appena tre mesi da solo in lacrime in auto, scende dalla vettura e si allontana per andare a comprare dei videogiochi in un negozio di Richmond, in California. Sono immagini che fanno molto discutere quelle catturate da Manny Williams col suo smartphone. Ad un certo punto, il ragazzo zooma sulla vettura e si vede il piccolo che piange. “Gliel’ho detto almeno cinque volte: ‘non puoi lasciare il tuo bambino in macchina da solo!’, ma ha preferito abbandonarlo in macchina e andare a comprare videogiochi” dice Manny. Ad un certo punto, la donna torna indietro, ma solo per prendere la borsa che aveva presumibilmente dimenticato in auto. L’autore del video le fa notare la situazione, ma lei non sembra interessarsene. Mentre torna al negozio, nel filmato si vede che ha tirato su i finestrini della vettura. “Questa è pazza! Ha tirato su i finestrini in una giornata così calda col suo bimbo in macchina” esclama Manny.

Secondo quanto afferma il canale tv locale KTVU, la polizia di Richmond avrebbe fatto visita alla donna nel corso della giornata per chiederle conto degli eventi documentati nel video. La madre ha assicurato agli agenti di aver tenuto accesa l’aria condizionato per il suo bambino. Manny Williams ha pubblicato il video scioccante su Facebook, dove ha ottenuto quasi 1,5 milioni di visualizzazioni. "Non è mai intelligente per lasciare il motore acceso con i vostri bambini in macchina” ha detto il tenente Felix Tan, che ha criticato il ragazzo che ha pubblicato il filmato: “Avrebbe dovuto aiutare il bambino, invece di riprendere, doveva dare una mano”. Manny ha replicato: “Non mi interessa quello che ha detto, perché so di aver fatto la cosa giusta”.

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